venerdì 29 gennaio 2010

Candidati ineleggibili: la Casta non molla (DUE)

Solo due post fa (vedi qui), avevo scritto dei doppi incarichi di alcuni parlamentari e dell'interpretazione "addomesticata" della legge.
Oggi Repubblica scrive della riunione della Giunta per le Elezioni della Camera (accuratamente spartita tra i partiti in Parlamento: 6 PDL + Lega, 1 UDC, 1 API, 4 PD), che a maggioranza ha stabilito la compatibilità di tutti i casi in esame: 12 parlamentari con doppio incarico (presidenti di provincia o sindaci) o addirittura triplo (Molgora, sottosegretario all'Economia, presidente della provincia di Brescia e deputato).
La giunta per le elezioni ha sentenziato il vuoto legislativo. La legge che vieta il doppio incarico esiste, in realtà, fin dal 1957, pero' una "elastica" sentenza della Corte Costituzionale nel 2004 (applicata al sindaco di Palermo, del PDL) ha stabilito che un sindaco non puo' diventare deputato, ma un deputato puo' diventare sindaco (o presidente di provincia).

Ma non e' questo il problema vero: una decisione presa da parlamentari non poteva che essere a favore degli stessi.
Volevo richiamare la vostra attenzione su come questa decisione e' stata presa, sui voti che hanno sostenuto questa scelta: 6 della maggioranza, 1 dell'UDC, 1 del PD (Tidei). Hanno votato contro: 2 del PD (Lenzi e Nannicini), 1 di API (Pisicchio). Migliavacca, del PD, nonche' presidente della giunta, si e' astenuto.

Io credo che da queste posizioni si debbano trarre degli utili insegnamenti da applicare per le prossime elezioni regionali: Lega, PDL e UDC hanno votato a favore della casta e contro l'interesse dei cittadini, difendendo il doppio (o triplo) incarico (e stipendio). Pisicchio (eletto con IDV, poi saltato in Allenza per l'Italia - gruppo misto) ha votato per l'incompatibilita', dimostrando, nonostante il salto della quaglia attuato pochi mesi fa, di continuare a credere almeno un po' nella necessità della politica di fare un passo indietro.
Ma la posizione piu' strana, come purtroppo capita spesso, e' quella del PD, che si e' spaccato: uno a favore del doppio incarico, due contro, uno astenuto.
Ancora una volta mi viene da chiedermi: ma da che parte sta il PD? con i cittadini o contro di loro? come si puo' aver fiducia di un partito in cui non esiste una chiara linea a cui tutti si attengono, nemmeno su questioni così, apparentemente, semplici ?
E' ora di dire basta a questi comportamenti ambigui ed opportunistici, pretendiamo pulizia, onestà, vogliamo che i nostri parlamentari lavorino per noi cittadini, per il nostro bene, non per il loro privato privilegio, per il loro interesse.
Basta, la democrazia deve essere restituita ai cittadini, che devono poter scegliere i loro rappresentanti.
Basta con i doppi giochi, i doppi stipendi, i salti della quaglia da uno schieramento all'altro.
Basta.


1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Niente di nuovo purtroppo...... soliti maneggi detta alla genovese...