giovedì 19 agosto 2010

Una proposta dirompente: primarie anche per la Camera ed il Senato

Interrompo il silenzio "vacanziero" del mio blog per rilanciare una proposta che ho raccolto nella rete e che mi pare quanto mai sensata.
Stiamo vivendo un momento di grande incertezza, in cui non si sa come andrà a finire tra pochi mesi: si voterà subito, con l'attuale legge elettorale definita "porcata" da chi l'ha strenuamente voluta, oppure avremo un governo di transizione con l'obiettivo di fare una nuova legge per scegliere il nuovo parlamento?
Credo che questa seconda possibilità sia veramente improbabile, proprio perchè sarà difficile unire tutte le opposizioni, con l'aggiunta dai finiani, sotto un unico cappello e soprattutto metterli d'accordo attorno ad un'unica proposta di legge elettorale, che vada bene per tutti.
Percio', penso che un partito minimamente serio dovrebbe cominciare a mettere in cantiere autonomamente quei meccanismi per la scelta dei propri candidati che garantiscano la volontà dei cittadini, dei suoi elettori e che con l'attuale legge elettorale vengono assolutamente disattesi.
Percio', la proposta che ho trovato in un gruppo di discussione in Facebook (un gruppo per un nuovo PD, gruppo al quale vi invito caldamente ad iscrivervi ed a partecipare) mi pare quanto mai azzeccata: il PD (e magari tutto il centrosinistra unito) faccia le primarie non solo per il candidato premier, ma anche per scegliere i singoli candidati da inserire nelle liste per la Camera e per il Senato.
Credo che un'azione di questo tipo avrebbe un impatto dirompente sulla disaffezione imperante che circola ormai con chiara evidenza in tutto l'insieme degli elettori e, forse piu' marcatamente, negli elettori del centro sinistra.
In realtà l'idea non è nuova, sarà attuata, come è avvenuto per le elezioni regionali, dal Movimento 5 Stelle, ideato da Beppe Grillo: le persone da candidare nelle liste del movimento vengono scelte attraverso votazioni effettuate in Internet, previa auto-presentazione dei candidati con brevi video o interviste. Mi pare un'ottima pratica e non capisco perchè partiti che vogliono presentarsi come "democratici" e vicini alla gente abbiano tante remore nel "copiarla".
Le Primarie per Camera e Senato darebbero ai cittadini quella possibilità di scelta dei candidati che al momento viene loro preclusa e lasciata solo ai capi partito. Rompere questo meccanismo, voluto dalle destre per avere la certezza della vittoria, restituendo di nuovo ai cittadini la parola e la scelta dai candidati sarebbe veramente una novità nel panorama politico attuale, ormai dominato da pochi oligarchi di dubbie capacità e privi di ogni valore etico.
Andare contro corrente, aggirare le leggi insane con atti di coraggio, rimettendo il potere nelle mani dei cittadini, potrebbe essere quel segnale di novità, di rinnovamento, di risveglio che tutti, nel centro sinistra e non solo, oggi si aspettano dagli asfittici partiti nazionali.
Chiediamo semplicemente un atto di coraggio a chi si propone come guida politica del Paese per i prossimi anni: non deludeteci, potrebbe essere la vostra ultima occasione

domenica 1 agosto 2010

Scorie nucleari: gli Stati Uniti dicono no all'Italia

EnergySolutions - un nome che è tutto un programma - è una società statunitense, dello Utah. Gestisce, tra le altre cose, i depositi di scorie radioattive nei deserti salati dello stato, nel midwest americano.
E' di circa un anno fa un accordo con le "autorità per la sicurezza nucleare" italiane per importare, appunto dall'Italia, 20.000 tonnellate di scorie radioattive, forse per rendere piu' efficiente il loro business che langue a seguito dei ritardi dei programmi nucleari americani (con tecnologia francese - vedi anche questo mio post): le scorie saranno trasportate in Tennessee, dove la società in questione ha un centro di processamento, poi trasportate nello Utah e seppellite a migliaia di metri sotto terra, al centro di depositi scavati nel sale.
Ma la scelta di importare rifiuti pericolosi dall'estero fa drizzare le antenne a qualcuno, laggiu', perchè la EnergySolutions è già nel mirino delle autorità e degli ambientalisti locali, sospettata di aver contaminato le acque del fiume Colorado, che scorre a poche decine di chilometri da alcuni loro siti di stoccaggio (Moab, ad esempio). Si mette cosi' in moto una protesta a suon di ricorsi e controricorsi: le leggi federali e statali non specificano se le scorie radioattive oggetto del loro business debbano essere solo quelle "domestiche" o anche provenienti dall'estero. Percio' il management dell'azienda vede nell'acquisire rifiuti radioattivi "stranieri" un possibile ampliamento della loro attività.
Naturalmente, in Italia nessuno sa nulla di questi accordi. Evidentemente il governo sta lavorando in gran segreto per dimostrare che le scorie, quelle gia' presenti nel nostro territorio - piu' o meno trascurate - e quelle future, prodotte dagli impianti promessi, non sono un problema, qualcuno se le prenderà (a quale prezzo?).
E invece qualcosa va storto: la EnergySolutions, all'improvviso, evidentemente pressata dalla protesta locale, che rischia di compromettere i suoi buoni rapporti col partito repubblicano che governa lo Utah, decide di bloccare l'affare e comunica al mondo che la cosa non si farà piu', che non importerà piu' le scorie italiane nei suoi depositi. I suoi programmi sono cambiati, non piu' importazione, ma collaborazione con lo stato estero (l'Italia, in questo caso) per la conservazione delle scorie sullo stesso territorio estero: tecnologia ed esperienza in cambio di fatturato, senza inquinare il suolo americano.
Questa è una notizia positivissima per noi, di cui naturalmente qui non si è mai parlato, bandita non solo dai mezzi di propaganda del governo, ma anche dalla stampa che si definisce "libera". Speriamo sia solo una svista.
A questo punto vogliamo sapere cosa si farà delle nostre scorie radioattive: si accetterà la collaborazione della EnergySolutions trovando un sito italiano per lo stoccaggio lasciandone magari la gestione alla società americana oppure si cercherà un altro stato, un po' meno libero, magari, così le notizie non scapperanno, disposto a prendersele senza tante discussioni ?
Ci piacerebbe sapere qualcosa di piu'.
Fonti: l'accordo di un anno fa è qui, il cambio di programma della EnergySolutions è qui.
Notizie sulla EnergySolutions le trovate qui, con dovizia di particolari sui loro siti di stoccaggio e progetti in corso.
E soprattutto, diffondete la notizia: se ne deve finalmente parlare, anche nel nostro Paese.