mercoledì 6 aprile 2011

Junk Politik


Rifiuti
Junk Politic. Politica spazzatura. E' solo questa la definizione che mi viene in mente oggi.
Quello che sta avvenendo in questi giorni, dentro e fuori le aule del nostro Parlamento, è spazzatura politica.Junk Politic è un Parlamento che dedica tutto il suo tempo, le sue energie per deliberare leggi destinate solo a salvare il culo di uno, causando un sacco di disastri a tutti gli altri. E' Junk Politic chi applaude in maniera provocatoria l'oratore di turno. E' Junk Politic chi manda a quel paese il presidente della Camera, che lo richiama. Sono Junk Politic quei 314 deputati che con il loro voto stabiliscono per legge che Ruby è nipote di Mubarak. Honoris causa, forse.
E' Junk Politic fare marketing politico, anzichè governare. Sulla pelle degli Aquilani, dei Lampedusani, dei Napoletani. Degli Italiani.
E' Junk Politic il governo, che interrompe le proprie sedute per recarsi a votare, per non far mancare la maggioranza. Soprattutto dopo che per anni non si è fatto vedere in aula, nemmeno quando veniva chiamato per spiegare avvenimenti e decisioni al Paese intero.
E' Junk Politic tentare di stravolgere la Costituzione con proposte di modifica immonde, come l'eliminazione della norma transitoria che vieta la ricostituzione del partito fascista (norma peraltro già piu' volte disattesa), o l'articolo 41 che regola la responsabilità d'impresa, o gli innumerevoli tentativi di snaturare l'articolo 3 (la legge è uguale per tutti), o il 21 (libertà di stampa).
E' Junk Politic un ministro dell'Interno che chiama "emergenza clandestini" lo sbarco di poche migliaia di persone in fuga dalla guerra e dalla povertà. O il capo del governo che definisce lo stesso esodo "uno tsunami umano", poche settimane dopo il vero tsunami che ha distrutto e messo in ginocchio il Giappone.
E' Junk Politic volere ad ogni costo il processo breve, dimenticando che ogni reato ha non solo un presunto colpevole, ma soprattutto una vittima certa.
E' Junk Politic anche un'opposizione che continua a sollevare distinguo su ogni cosa, a voler mettere puntini sulle "i" e anche altrove, a non schierarsi, senza se e senza ma, contro i grossolani errori o le non-scelte di questo governo, a favore di una nuova legge elettorale, a favore di una legge contro i conflitti di interesse, una legge che protegga i giovani dalla precarietà, gli anziani dalla povertà, tutti dalla corruzione e dalle mafie.
E' un elenco che potrebbe continuare, ma temo che continueremmo solo a ripetere cose dette e ridette. Quasi sempre inutilmente.
Ma se credete, potete aggiungere qui sotto cio' che vuol dire, per voi, Junk Politic





lunedì 4 aprile 2011

Ber Lusken: messaggio audio n.24


Responsabili
Questa volta è toccato alla platea del gruppo dei responsabili, neo terza gamba della maggioranza, ascoltare in diretta l'audio messaggio numero 24.
Come di consueto, i contenuti dipendono dal destinatario e quindi il grande filosofo ha parlato di accoglienza a Lampedusa (e Calderoli gli ha subito replicato: li accolga a casa sua - ora che ce l'ha), di riforma costituzionale dello Stato (il Parlamento cambia quello che il governo propone - e questo non va bene), di impegno alle prossime amministrative e, argomento che non manca mai, di magistratura deviata e comunista.

L'occasione, come detto, era quella di una assemblea dei Responsabili, il gruppo parlamentare che raccoglie transfughi da vari partiti, dove non si sentivano, evidentemente, abbastanza remunerati. Ora, con il loro decisivo sostegno alla maggioranza, possono aspirare a ricompense ben piu' significative: ministeri, vice-ministeri, sottosegretariati e via di questo passo. Oltre, naturalmente, alla ricandidatura alle prossime elezioni. Questo gruppo comprende personalità eminenti, da Scilipoti e Razzi (fu IDV), a Calearo e Cesario (fu PD), Romano, Pionati e Ruvolo (fu UDC), piu' una schiera di altri modelli di fedeltà (usciti dal PDL, alcuni passati da FLI) che potete trovare qui.

In questa legislatura, B. è finalmente riuscito, dopo tanto lavoro, a distillare una classe politica prona alle sue volontà, piegata ai suoi privati interessi, incapace di resistere ai suoi richiami tintinnanti.
Tutti quelli che, negli anni, gli sono stati vicini, ma senza vendergli completamente l'anima, se ne sono andati. O sono stati scacciati. Vi ricordate Martino? oppure Urbani? Dotti ? Pisanu? e via via per arrivare a Fini: tutti allontanati perchè avevano ancora un briciolo di dignità.
Così, prima nel suo partito - complice il "porcellum", la legge elettorale che mette nelle mani di una sola persona la scelta dei condidati - poi anche nei partiti altrui (uomini e donne senza morale e senza dignità si trovano ovunque, evidentemente), ha messo insieme la piu' grande accozzaglia di servitori, di esseri privi di ogni senso etico, di mercenari della politica, disposti a tutto pur di intascare qualche favore, qualche poltrona o forse, peggio, qualche migliaio di Euro.

Cosi', la platea di quelli che mostrano di divertirsi con le sue patetiche barzellette si è allargata ed è ora piedestallo alle sue gesta paranoiche.
Ma un uomo di così ampie vedute, dovrebbe saperlo: a costruire sulla melma, prima o poi, si scivola.



venerdì 1 aprile 2011

La moratoria nucleare è ufficiale


Centrale_nucleare
Secondo quanto riportato da Televideo RAI, che cita l'ANSA come fonte, ieri il Presidente Napolitano ha firmato il Decreto del Consiglio dei Ministri che stabilisce una moratoria di un anno per la definizione dei siti dove ospitare le centrali nucleari nel nostro Paese.
Questo comporta un congelamento di tutto il processo che vuole riportare in Italia la produzione di energia atomica.
E' una doppia buona notizia: primo perchè tutto si ferma almeno per un anno. Secondo, perchè questo atto del Consiglio dei Ministri vale per 60 giorni e dovrà, entro tale termine, pena la decadenza, essere discusso ed approvato dal Parlamento. Cio' vuol dire che a pochi giorni dal Referendum abrogativo del nucleare del 12 giugno si aprirà anche in Parlamento (potrete seguire qui il suo percorso) una discussione su questo tema e sarà un'occasione in piu' per ragionare, parlare, informare e convincere i cittadini italiani ad esprimersi con la partecipazione al voto.
Rimane aperta e senza risposta, comunque, la questione di un serio piano energetico nazionale: questa moratoria, se da un lato allontana per un po' l'inizio della nuova era atomica italiana, dall'altro lato introduce un ulteriore ritardo nella ricerca delle fonti energetiche necessarie per il Paese: questo governo non si sta occupando dei veri problemi nazionali, evita semplicemente di prendere posizioni chiare su questioni che diventeranno vitali nel breve futuro e che rischiano di portarci al fallimento.Un'ultima nota: un'altra buona notizia "collaterale" è che lo stesso documento firmato da Napolitano non contiene il  nuovo aumento a 60 del numero dei consiglieri (e a 15 per gli assessori) per le città con piu' di un milione di abitanti. La norma era stata varata dal Governo principalmente per accogliere le richieste di Alemanno - in evidente difficoltà nel gestire tutte le pretese dei suoi traballanti sostenitori entro il numero di 48 - ma aveva trovato la contrarietà del Quirinale.