giovedì 24 giugno 2010

Bergamo: la Lega elimina le piste ciclabili

L'avevano detto in campagna elettorale. E, puntualmente, lo stanno attuando: a Bergamo, non si scherza.
Dopo l'eliminazione di una pista ciclabile in Viale Papa Giovanni, ora tocca a Viale Giulio Cesare: altri 50 metri di ciclabile eliminata per far posto alle auto.
Nel primo caso per la realizzazione di parcheggi a disco orario (ed i commercianti del viale hanno osannato la decisione dell'assessore leghista Gianfranco Ceci), ora per far posto ad una seconda corsia della viale, troppo stretto per permettere la svolta a sinistra in modo agevole.
Non conosco i dettagli urbanistici del luogo specifico per esprimere un parere documentato, ma certo che questo tipo di decisioni sembrano andare in una direzione contraria a quella che ultimamente si sta affermando come scelta di mobilità sostenibile, non inquinante ed anche piu' economica.
Agevolare la circolazione delle auto, in centro storico, scoraggiando chi vorrebbe usufruire degli stessi luoghi in maniera meno invadente e piu' rispettosa dell'ambiente, mi pare una scelta sbagliata.

Dopo l'eliminazione del primo tratto di ciclabile in Viale Papa Giovanni, non ci sono state proteste o lamentele significative. Percio' l'amministrazione ha pensato bene di procedere. Ora pare, fortunatamente, che i cittadini si stiano muovendo, con manifestazioni e raduni ciclistici pacifici.
Vedremo cosa succedera', se l'assessore sara' intenzionato a proseguire su questa strada ("si tratta di un provvedimento sperimentale" ha dichiarato) o se farà marcia indietro.
Per ora i cittadini bergamaschi rischieranno un po' di piu' la loro salute e la loro incolumità, oppure ricominceranno a girare in auto ... credo di averlo gia' detto da qualche parte: la Lega ? nuoce gravemente alla salute !

Nucleare italiano: quando vince, lo raccontano tutti

Questa volta l'hanno detto pure al giornale radio: la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato da 10 regioni (erano 11, ma il Piemonte, dopo la vittoria leghista, si era ritirato) contro la legge 99/2009, quella che attribuisce allo Stato tutti i poteri in termini di rinascita nucleare. Qui i dettagli.
Non sappiamo ancora le motivazioni, saranno pubblicate a breve, ma intanto il primo atto di questa guerra dichiarata da alcune regioni alla nuova partita atomica è a favore del governo.
Non è detta l'ultima parola, già si annunciano i contro-ricorsi.

Nel post precedente, avevo appena segnalato un passo in direzione opposta, quello per cui la stessa Corte Costituzionale aveva stabilito che i capitali privati sono incompatibili con la procedura d'urgenza e di conseguenza lo Stato deve farsi carico della costruzione e dell'esercizio nei soliti termini, quelli impiegati per altre opere di rilevanza nazionale. E visto che soldi pubblici non ce n'è, questo faceva ben sperare. Notizia peraltro non raccontata da nessuno, se non da qualche blogger.

Quello che mi premeva segnalare, al di la' delle sorti del nucleare italiano, che speriamo salti definitivamente, prima o poi, e' il differente trattamento che le notizie ricevono dagli organi di informazione: se sono a favore si dicono, se sono contrarie si tacciono. Purtroppo, potete constatare di persona che il metodo è applicato da tutti,  non solo dai media di proprietà, o controllati, dal governante. Anche molta stampa cosiddetta "di sinistra" (ma sarà poi vero?), tace - colpevolmente - sull'argomento.
Per fortuna, ancora una volta alla rete è delegato il compito di tappare i buchi d'informazione e di contribuire alla diffusione di notizie che altrimenti non si conoscerebbero mai. Almeno finchè dura.

mercoledì 23 giugno 2010

Nucleare italiano: primo stop dalla Corte Costituzionale

Primo stop dalla Corte Costituzionale alla legge 102/2009, conversione in legge del decreto n.78, col quale veniva introdotta la possibilità di ripartire nella corsa al nucleare, con procedure d'urgenza e in totale autonomia da parte del Governo, senza sentire il parere delle Regioni.
Come racconta nei dettagli Alessandro Tauro nel suo blog, la Corte ha ritenuto contrario ai principi costituzionali proprio questo ricorso a procedure d'urgenza, al punto da mettere nelle mani dei privati gli investimenti ed i costi relativi alla costruzione ed alla gestione degli impianti, privando le Regioni di ogni possibilità di controllo, indirizzo, partecipazione alle scelte ed ai pareri relativi.
E' un primo importante stop ad una politica energetica fatta con i piedi, in deroga ad ogni principio di convivenza civile e democratica.
Ora rimaniamo in attesa del colpo definitivo

lunedì 21 giugno 2010

Fedeladrismo ... sport nazionale

Berlusconi continua ad aver fretta di approvare il suo DDL "Intercettazioni": modificatelo, ma approvatelo prima delle ferie, dice.
Perche' il tempo stringe. Ed anche il cerchio si stringe, attorno ai loschi affari che cricche di ogni parte e di ogni colore stanno portando avanti dalle Alpi alla Sicilia.
E' di questi giorni (ma l'informazione nazionale non ne ha parlato) una raffica di arresti che ha colpito i capi della Comunità Montana di Morbegno, i responsabili della "Eventi Valtellinesi" (che gestisce i grandi eventi in valle, che siano campionati di sci o festival della salsiccia), nonche' ex assessori e capi dell'opposizione (di destra). Quasi tutti nominati con voti di Lega e PDL, ma anche con l'appoggio del centrosinistra. I dettagli si possono trovare qui e qui. Fondamentali, anche questa volta, le intercettazioni, che hanno rivelato come gli arrestati spendevano e gestivano soldi pubblici a scopi privati. A danno, questa volta, della regione Lombardia: eloquente esempio di corruzione federalista.
Si sviluppa intanto l'inchiesta partita dalla Protezione Civile, che vede l'incriminazione anche di Lunardi (ex-ministro del Governo Berlusconi) e del cardinale Sepe (che, promette, collaborerà con la giustizia italiana, nei termini previsti dal Concordato - in altre parole, non dirà nulla). Che il Vaticano fosse dentro fino al collo si era intuito, ora cominciano ad arrivare le prime verifiche.

Intanto, sotto una pioggia battente che allaga i prati e fa sprofondare nel fango i sempre fedeli scalmanati uditori, Umberto Bossi da Pontida ripete, come un disco rotto, i ritornelli del federalismo, del decentramento, della padania libera. Ma libera da che? dai ladri o dai giudici impiccioni?
In ogni caso, tranquilli: l'Italia è molto piu' unita di quanto non appaia dalle farneticazioni del trota padre, almeno quando si tratta di rubare.
E non so se di questo dobbiamo rallegrarci o preoccuparci.

venerdì 18 giugno 2010

Emendamento 1.707: qualcuno ci specula, ma ... occhio alla bufala

Stavo per scagliarmi anch'io contro emendamento 1.707 al famoso "DDL Intercettazioni" proposto da alcuni senatori della maggioranza. Pero', come cerco di fare sempre, ho voluto documentarmi di persona, prima di aderire pedissequamente ad una mail anonima appena ricevuta.
L'analisi dell'emendamento in questione e della discussione avvenuta in commissione, che ha poi portato all'abbandono dello stesso, mi ha convinto che a volte le mail che girano, anche se presentano situazioni esecrabili e scandalose, vanno sempre prese con le molle.
Vi riporto gli elementi piu' significativi, poi decidete voi cosa pensare e se diffondere o meno.

Primo: nell'emendamento 1.707, nell'articolo del Codice Penale 609-quater e nella discussione, non si parla di "violenza", ma di "atti sessuali".
Secondo: ci sono due variabili in gioco: la gravità o meno degli atti (il C.P. prevede aggravanti ed attenuanti) e l'età delle persone coinvolte. Il Codice Penale (art.380 e 609-bis) prevede l'arresto obbligatorio nel caso di atti sessuali imposti con violenza nel caso la vittima sia maggiorenne, esclusi i casi di "minore gravità". Ugualmente, prevede l'arresto se la vittima è minorenne, ma in questo caso non esclude la "minore gravità". L'emendamento in questione voleva introdurre questo caso, per armonizzare la legge. Dietro a tutto questo c'è la possibilità che atti sessuali, anche senza violenza, cioè tra consenzienti, compiuti tra minorenni, comportino l'arresto obbligatorio: questo mi sembra sinceramente eccessivo.
Del resto questa lettura è anche confermata dall'intervento in Commissione Giustizia del Sen.Casson, del PD, cosi' verbalizzato: "l'intervento del senatore CASSON (PD), il quale ritiene che il problema che ha determinato la presentazione dell'emendamento, e cioè la necessità di evitare l'arresto obbligatorio in caso di rapporti fra adolescenti ..." e successivamente anche da altri del PD: "Dopo interventi della senatrice DELLA MONICA (PD) e del senatore CASSON (PD), i quali ritengono che il problema possa essere meglio affrontato intervenendo sul codice penale, la senatrice FINOCCHIARO (PD) osserva come, per quanto riguarda l'articolo 609-bis, la questione della minore gravità si riferisce essenzialmente alla condotta del reato, e di fatto si ricollega alla caduta della distinzione fra due diversi tipi di reato a seconda che si fosse consumata o meno la congiunzione carnale, distinzione che ricorreva prima della riforma del 1996, con i reati rispettivamente puniti dagli abrogati articoli 519 e 521 del codice penale. Nel caso però dell'articolo 609-quater questo problema si sovrappone a quello dell'età dei soggetti coinvolti e della necessità di non criminalizzare i rapporti fra adolescenti, problema che all'epoca venne risolto in maniera probabilmente insoddisfacente e poco elastica; del resto non è solo in questa circostanza che ella si è posta il problema di come modificare il terzo comma dell'articolo 609-quater, una questione certamente di non facile soluzione".

Non voglio fare sconti a nessuno, nè salvare alcuna parte di un Disegno di Legge ingiusto e liberticida: chi mi conosce sa cosa io pensi di questo governo e di questa maggioranza (e chi non mi conosce, basta che sfogli questo blog). Mi pare pero' pretestuoso e falso voler attribuire ai senatori che hanno sottoscritto questo emendamento (ripeto, poi cancellato, in attesa di rivedere il codice penale) cose che non hanno mai detto. Nessuna battaglia quindi tra i giusti e una banda di pedofili incalliti, ma semplicemente un dibattito parlamentare aperto, pubblico e, soprattutto, ragionevole, che ha condotto ad affrontare in maniera piu' organica una possibile mancanza della legge esistente.

Il mio consiglio di cuore: prima di divulgare mail anonime e senza riferimenti, documentiamoci. Ce lo chiede quell'amore per la Verità che ci deve contraddistinguere. Diffondere falsi allarmi e menzogne ci rende uguali a quelli che vogliamo contrastare.

Nel seguito vi riporto:
- la mail in questione (qui sotto)
- il link all'emendamento
- l'articolo 609-bis e seguenti
- un sito che aveva già approfondito l'argomento (con beneficio d'inventario, non so chi ne sia l'autore)
- il sito di Paolo Attivissimo, specializzato in smascheramento di "bufale" (questo è sempre utilissimo).

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Oggetto: I: VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI: ECCO I NOMI DEI SENATORI FIRMATARI


Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.
Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".
Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".
Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.
Annotateli bene:
sen. Maurizio Gasparri (Pdl), sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania), sen. Gaetano Quagliariello (Pdl), sen. Roberto Centaro (Pdl), sen. Filippo Berselli (Pdl), sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina); il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...); il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti"; mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi 
e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).
...e ora votateli gente!

Opposizione: "ha da passa' 'a nuttata"

Il periodico sondaggio pubblicato da Repubblica sul gradimento di governo e partiti, ancora una volta mostra una situazione che dovrebbe far pensare molti. Non escludo che chi di dovere lo stia facendo, di certo non ne abbiamo ancora le prove e i risultati.
A fronte di una sostanziale stabilità di governo, premier e partiti di maggioranza, anche se ai livelli piu' bassi degli ultimi due anni, quello che, a mio avviso è preoccupante, è il calo, limitato ma evidente, innegabile e costante, dei partiti di opposizione. Tutti: PD, IDV e UDC.
Forse il controllo pressochè totale dei mezzi di informazione, da parte di Berlusconi, sta dando i suoi frutti, al punto che l'immagine dell'opposizione presentata dai media è cosi' poco significativa che la gente comincia a prenderla per vera.
Pero', non mancando le fonti di informazione alternative, prima di tutte le rete, e soprattutto a fronte delle nefandezze che questo governo sta portando avanti, mi sarei aspettato un consolidamento di una certa parte dell'opinione pubblica attorno ai partiti che cercano di contrastare tali azioni, anche perchè si sa che quando la situazione si fa piu' grave, di solito, le file si serrano e aumenta la compattezza di chi cerca di opporsi al potere che spadroneggia.
Invece, niente. Segno che la sfiducia e la delusione ormai la fanno da padroni.
Il PD è uscito dalle Regionali con le ossa rotte. Ma anzichè consolidarsi, cercando di stringere il legame con la gente, la base popolare che lo dovrebbe sostenere, si è dedicato a lotte interne (c'è addirittura chi discute sul simbolo!), oppure a intrallazzi di palazzo, per non perdere del tutto quel potere da cui sono stati costretti ad allontanarsi forzatamente (esempio: la Bresso, trombata in Piemonte, è diventata presidente del comitato delle Regioni Europee, incarico che le ha fatto ritirare il ricorso contro possibili brogli elettorali che avrebbero fatto vincere Cota, come riporta l'Espresso).
IDV, nonostante il traino di ben tre referendum che dovrebbero essere particolarmente sentiti dagli elettori e dare buona visibiltà, si sta auto-massacrando con lotte intestine, espulsioni incrociate, comitati di ex-soci fondatori, insomma, uno stillicidio di forze ed energie che mostrano in modo evidente la crisi che pervade il partito.
UDC e la pletora di micro movimenti di centro, fatti da ex di una parte e dell'altra, non riescono a decollare o ad aggregarsi, ma restano frammentati in mille partitucoli incapaci di vincere e soprattutto di convincere.
Nel sondaggio di Repubblica non si parla dei partiti, non presenti in Parlamento, della sinistra estrema, ma credo che sia meglio stendere un velo pietoso su questo argomento: ho da tempo perso il conto delle formazioni che costituiscono questo arcipelago, con continue divisioni e riaggregazioni che hanno mischiato a tal punto le carte da assomigliare ad un mosaico, piu' che ad un quadro.

Insomma, pare proprio che la vita di questo infausto governo sia garantita piu' dall'inconsistenza dell'opposizione, che dai propri (presunti) meriti.

Già molte volte ho esposto su queste pagine la necessità per il PD di rifondarsi su basi apertamente e sinceramente popolari, trasparenti e progressiste, lasciando perdere antiche nostalgie di tempi ormai definitivamente passati. Molte volte ho richiamato la necessità per IDV di cominciare finalmente a sperimentare la democrazia interna, prima di pretendere di trapiantarla nel Paese. Molte volte ho sperato che tutte le forze di centro sinistra riuscissero a parlarsi e, mettendo in comune quello che di meglio e di piu' vero, onesto e nuovo ciascuno ha nei propri cromosomi, si possa finalmente dare vita ad una coalizione che faccia della libertà, della giustizia, della pace, della democrazia e del rispetto dell'ambiente i pilastri della propria azione, dando una nuova speranza a milioni di persone che, dopo ripetute batoste e delusioni, si sta allontanando, forse definitivamente, dalla politica.

Spesso i periodi di crisi si sono rivelati come i piu' fecondi per la nascita di idee e persone eccezionali, che hanno saputo far ripartire le società, rifondarle e farle rinascere. Ma forse non abbiamo ancora toccato il fondo e ci tocca pazientare ancora un po' e stringere i denti: come si dice: "ha da passa' 'a nuttata". Speriamo non sia la notte polare, altrimenti ... "ha da passa' 'a stagione".

lunedì 14 giugno 2010

Auguri a Guccini - Cyrano

Raramente inserisco dei video da YouTube, ma oggi faccio un'eccezione.
Oggi Francesco Guccini festeggia i suoi 70 anni. Una data importante, per certi aspetti incredibile: solo ieri cantavo con i miei amici le sue canzoni, accompagnandole con la chitarra appena comprata. Poi, in un baleno, sono passati quarant'anni.
Oggi voglio ricordare questo poeta del nostro tempo, ringraziandolo per quello che ha scritto, suonato, cantato per noi, per quello che ci ha comunicato, per la passione che ci ha trasmesso, con quella che per me è la sua canzone migliore. Ed anche attuale. 
Tanti auguri, Francesco.




mercoledì 9 giugno 2010

A trent'anni da Ustica: chi sa, parli

Radio Città del Capo, associata bolognese del Network di Radio Popolare, ha lanciato una campagna per il trentesimo anniversario della strage di Ustica: CHI SA, PARLI.
La campagna sara' lanciata soprattutto in Francia, paese il cui governo è stato sempre il piu' reticente a dare informazioni ed a contribuire alla ricostruzione della verità, con inserzioni sui piu' popolari quotidiani francesi, e con lo scopo di aprire un dibattito ed avere risposte ufficiali dal governo Sarcozy.
L'esplosione che ha abbattuto il DC-9 dell'Itavia, costata la vita a 81 persone, tra uomini, donne e bambini, è ancora avvolta non dal mistero, ma dal segreto. Il segreto di stato sollevato sull'accaduto dai quattro governi che, in un modo o nell'altro, quella notte erano coinvolti negli avvenimenti.
Ora, a distanza di 30 anni, non si pretende di conoscere i colpevoli, ma almeno di conoscere la verità dei fatti, per quanto sia indicibile e imbarazzante.
Quindi, chi sa, parli. Ora.
Per aderire alla campagna cliccare qui.

Il pesciolino radioattivo del Vermont

L'impianto nucleare di Vermont Yankee, vicino a Montpelier (Vermont, US), era gia' salito all'onore delle cronache nei mesi scorsi, quando nei pressi del quasi quarantenne impianto si erano rilevati ripetuti e abbondanti sforamenti dei livelli di Trizio radioattivo nelle falde acquifere sotterranee e nel fiume Connecticut, che scorre a fianco dell'impianto.
Ma ora, che da quel fiume è stato pescato un pesciolino che ha rivelato nelle sue ossa quantità considerevoli di Stronzio-90, un isotopo radioattivo ancora piu' pericoloso del Trizio, le condizioni dell'impianto e la relativa manutenzione sono sotto processo.
Il Trizio è un isotopo ritenuto pericoloso perchè elemento cancerogeno: le misurazioni svolte fin dal mese di gennaio su campioni di acqua potabile prelevata da pozzi vicini alla centrale, hanno mostrato superamenti fino a 100 volte sopra la soglia ritenuta di sicurezza dall'Agenzia di Protezione dell'Ambiente americana. Tant'è che, appena una settimana dopo che Obama aveva annunciato la "rinascita nucleare" degli States, nel febbraio del 2010, il Senato dello stato del Vermont aveva votato (prima volta nella storia nucleare degli Stati Uniti) lo spegnimento dell'impianto entro il 2012.
Dopo quella votazione, sono cominciati controlli piu' approfonditi sul suolo, su animali e vegetali raccolti nei pressi della centrale e uno di questi controlli ha appunto riguardato il pesciolino in questione: un pesce persico giallo, pescato 4 miglia a monte della centrale, contaminato pero' da stronzio-90, considerato piu' pericolo del trizio
Altri isotopi radioattivi sono stati rilevati sul terreno circostante l'impianto: cesio-137, zinco-65 e cobalto-60.
Le autorità nazionali hanno per ora smentito che la contaminazione da stronzio-90 possa provenire dalla centrale di Vernon, affermando che tale elemento è normalmente disperso nelle acque di fiumi e mari di tutto il pianeta dopo gli esperimenti nucleari americani, russi e francesi degli anni 60 e dopo l'incidente della centrale di Cernobyl.
Se questo fosse vero, sarebbe il caso di monitorare il pesce di tutti i mari e soprattuto di avvisare la popolazione mondiale che il consumo di pesce potrebbe essere a rischio, in quanto contaminato. Molto piu' probabile, percio', che la contaminazione sia avvenuta per dispersioni radioattive dalla centrale in questione.
Restiamo in attesa di conferme o di smentite piu' sicure.
Nel frattempo ... niente pesce persico, ma, soprattutto, niente centrali nucleari !!