lunedì 23 marzo 2009

Segni e Guzzetta a Pontida



Oggi il Comitato per il referendum elettorale si e’ recato a Pontida, dove 9 secoli fa le genti italiche giurarono per allearsi e per cacciare l’invasore, il Barbarossa.

Oggi da questo luogo si e’ voluto lanciare un messaggio di unita’ e di speranza contro la nuova barbarie: la partitocrazia.

E’ stato inoltre lanciato un chiaro segnale al popolo leghista (che ama radunarsi in questo paesino simbolicamente importante) perche’ prema sui suoi capi per evitare una nuova “porcata” (oltre alla legge elettorale in vigore): lo spreco di 400 milioni di Euro semplicemente perche’ non si vuole accorpare il referendum con le altre elezioni europee e amministrative.

Se la cosa piu’ importante da difendere e’ la sopravvivenza di un partito, anche a costo di sperperare una montagna di denaro pubblico, vuol dire che ormai il potere della partitocrazia e’ immenso e serve una grande alleanza, tra le persone oneste e sensate, per sconfiggere questa nuova forma di sopraffazione: riprendiamoci la democrazia nelle nostre mani !



giovedì 19 marzo 2009

La Lega e’ contro l’interesse dei cittadini

Appare chiaro dall’intervento di Maroni, durante il ‘question time’ di ieri, che anche alla Lega Nord non frega nulla dell’interesse dei cittadini.
Infatti, Maroni dice che non ci pensa nemmeno ad accorpare il Referendum nell’election day del 6-7 giugno.

Ecco quindi che 400 milioni di Euro prendono il volo e vengono bruciati solo perche’, se al referendum vincesse il SI, la Lega sarebbe costretta a fondersi con il PDL, se vuole veramente continuare a contare qualcosa.

In questo momento di crisi nera, in cui la gente perde il lavoro, non riesce a pagare il mutuo, non riesce ad arrivare a fine mese, i leghisti vogliono sperperare i soldi di tutti per i loro miseri interessi personali.

Mi auguro che gli italiani sensati, e ce ne sono molti, per fortuna, se ne ricordino, quando sara’ il momento di scegliere chi li deve rappresentare.

Intanto, lunedi 23 marzo, Giovanni Guzzetta e Mario Segni, rappresentanti del Comitato per i Referendum, saranno a Pontida, per chiedere al popolo leghista, in questo luogo considerato il simbolo della Lega, da che parte stia veramente: con il resto dei cittadini italiani o con quella classe politica miope e sprecona che si permette di prenderli a schiaffi cosi’ spudoratamente?

giovedì 12 marzo 2009

Digitale Terrestre: si affilano le armi, in vista del 2012

Ricevo dal mio amico Elio e pubblico volentieri questa segnalazione ed i relativi commenti

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Sempre che le notizie riportate in questo link corrispondano al vero, si sta creando a breve una nuova piattaforma satellitare, in concorrenza con Sky, contenente tutti i segnali del digitale terrestre, tutti i segnali della Rai e naturalmente di Mediaset e Premium calcio.

Quindi ne deduco queste considerazioni (del tutto personali)

1° La legge Gasparri sulle telecomunicazioni, che riguarda il digitale terrestre in particolare, è stato un fallimento, perchè evidentemente non riescono a coprire tutte le zone d’Italia in poco tempo, ad esempio tutto l’appennino toscano ed emiliano non e’ coperto dal segnale, inoltre in regioni come la Sardegna, dove la copertura doveva essere già completata (e sono stati spenti i ripetitori analogici) ci sono tantissimi problemi.
Andando sul sistema satellitare, a mio avviso, risolveranno tutti i problemi, ma poi come si farà a chiamarlo ancora il “digitale terrestre” come era stato previsto e penso che con il tempo, serebbe antieconomico la coesistenza di entrambi i sistemi. A mio avviso il futuro sarà nel sistema satellitare.

2° Mi sembra che ci sia una legge (forse Prodi) ai tempi di Tele+ e Stream che obbligava le piattaforme satellitari ad usare sistemi compatibili e ricevibili con un unico decoder. Sempre se queste notizie corrispondono al vero, non mi sembra che sarà così. Questa legge sarà ancora valida o sarà scaduta o meglio raggirata? Boh!

3° Chi ha comprato fin’ora un impianto satellitare Sky o ha fatto l’abbonamento minimo perché si trova in zona d’ombra per ricevere i segnali Rai e Mediaset, sarà obbligato a cambiare almeno il decoder o forse anche il puntamento della parabola.

Non ci resta che rimanere in attesa dei prossimi sviluppi, ma la situazione sembra, a dir poco, confusa e complicata.

Elio


mercoledì 11 marzo 2009

Il voto ai capigruppo: l'uovo di Colombo!

Veramente, quando ho sentito questa sera l’ultima proposta di Berlusconi, non mi sono nemmeno arrabbiato: mi sono messo a ridere.

Come abbiamo fatto a non pensarci? ma e’ l’uovo di colombo!
Perche’ dovremmo spendere tutti quei soldi per eleggere quasi mille rappresentanti del popolo? tanto sono i capi bastone che decidono! facciamo votare direttamente loro ed il gioco e’ fatto, no?

Anzi, mi viene da perfezionare l’idea: perche’ non eleggiamo nessuno? tanto il nostro tutti i lunedi a mezzogiorno mangia a casa sua ad Arcore, col giardiniere (no, non e’ Bossi, lui ormai non ci va piu’ perche’ la cucina di Veronica e’ un po’ pesante e si deve riguardare): possono decidere direttamente loro, che ci vuole? tutta ’sta gente che non fa nulla dal mattino alla sera dentro al Transatlantico: mandiamoli a casa, una volta per sempre.

I cittadini ringraziano per il risparmio (in questi tempi di crisi, poi…).

Io ringrazio perche’ da tempo non ridevo cosi’ per colpa della politica



sabato 7 marzo 2009

8 marzo: una festa importante


Anch'io voglo ricordare la Festa della Donna.

E spero che nessuna delle mie lettrici si scandalizzi se a scrivere questo pezzo sono io, un uomo.
Cerchero’ di farlo in punta di piedi, non voglio intromettermi troppo, la festa e’ vostra e meritate tutto lo spazio e l’attenzione del caso.
Voglio dire due semplici cose, una alle donne, una agli uomini.

Primo. Care amiche, mogli, compagne, madri, figlie: grazie di esserci. Con la vostra intelligenza, la vostra dolcezza, la vostra tenacia, l’entusiamo, il coraggio, la forza, l’intuito, la concretezza, con tutto di voi. Fatevi sentire, alzate la vostra voce, il mondo ha bisogno di voi. Ora piu’ che mai.

Agli uomini invece dico: smettiamola di fare i cretini, i superuomini, gli autoritari, o peggio ancora i violenti, o i sultani e ammettiamolo, alla fine: non c’e’ cosa che una donna non riesca a fare due volte meglio di noi e in meta’ tempo. Percio’ cominciamo ad ascoltarle un po’ di piu’, queste nostre compagne di viaggio, sono certo che le cose non potrebbero che andare meglio.

Infine, vi voglio ricordare, per chi non la conoscesse o non la ricordasse piu’, una donna coraggiosa che ha probabilmente il merito di aver dato il via, magari anche solo simbolico, alla stagione di riforme e di cambiamenti che ci ha incamminato verso una societa’ un po’ piu’ giusta.
E’ Franca Viola, una ragazza siciliana che il 26 dicembre 1965, all’età di 17 anni, venne rapita da Filippo Melodia, un suo spasimante sempre respinto, imparentato con la potente famiglia mafiosa dei Rimi, che agì con l’aiuto di dodici suoi amici. Franca venne violentata e quindi segregata per otto giorni in un casolare vicino al paese; fu liberata con un blitz dei carabinieri il 2 gennaio 1966.
Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda, ossia non più vergine, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l’onore suo e quello familiare. In caso contrario sarebbe stata additata per sempre come “donna svergognata”.
Questa morale era supportata dalla legislazione italiana che, all’articolo 544 del codice penale, ammetteva il “matrimonio riparatore“, considerando la violenza sessuale come un oltraggio alla morale e non alla persona. Secondo questo articolo del codice, l’accusato di delitti di violenza carnale, anche nei confronti di minorenne, avrebbe avuto estinto il reato nel caso avesse successivamente contratto matrimonio con la persona offesa.
Contrariamente alle consuetudini del tempo, Franca Viola non accettò il matrimonio riparatore, anzi, denuncio’ e con la sua testimonianza fece condannare il suo rapitore e violentatore.
Franca Viola divento’, e non solo in Sicilia, un simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei subirono le medesime violenze ed ebbero, dal suo esempio, il coraggio di “dire no” e rifiutare il matrimonio riparatore.

Passarono ancora sedici anni per l’abrogazione di quella norma ingiusta: l’articolo 544 del codice penale venne abrogato dalla legge 442, emanata il 5 agosto 1981, che aboli’ la facoltà di cancellare una violenza sessuale tramite un successivo matrimonio.

Sembra una storia del medioevo, invece, quando avvenne, molti di noi avevano raggiunto l’eta’ della ragione da tempo.

A Franca il merito di aver iniziato una nuova stagione in Italia, a noi, donne e uomini del terzo millennio, la responsabilita’ di proseguire: la strada da fare e’ ancora molta.



venerdì 6 marzo 2009

Difendiamo le radici ...

Il 22 gennaio 2009, la VII Commissione (Cultura) della Camera dei Deputati ha approvato una ‘risoluzione’ dal titolo: “Salvaguardia della tradizione culturale e spirituale legata al Cristianesimo nelle politiche scolastiche“. Primo firmatario: Garagnani, PdL.

Essa impegna il governo a “far sì che nell’ambito dell’autonomia scolastica, e fatta salva la libertà di insegnamento dei docenti, sia reso esplicitamente obbligatorio nelle indicazioni nazionali il preciso riferimento alla nostra tradizione culturale e spirituale che si riconnette esplicitamente al Cristianesimo“.
Questo impegno per il governo viene da alcune premesse, contenute nella risoluzione, che sono, a dir poco, strampalate. Ecco le piu’ significative:

1. la migrazione extra-comunitaria, l’allargamento dell’Unione europea ai Paesi dell’est Europa ed il progressivo dilatarsi di un certo fondamentalismo islamico chiamano in causa l’Occidente, la sua storia e il suo futuro, strettamente legati alla tradizione cristiana, che ne definisce l’essenza e ne è elemento costitutivo;

2. in questo contesto, non può non destare preoccupazione quella sorta di relativismo culturale e di nichilismo etico che, in nome di una presunta tolleranza e rispetto di tradizioni diverse dalle nostre, non sostiene i presupposti della nostra civiltà, e rischia di omologare tutte le culture in un amalgama indistinto in cui la nostra storia, italiana ed europea, perde di valore;

3. il problema di una legislazione scolastica che, nell’affrontare, in modo graduale e rispettoso dei diritti della persona, il problema dell’integrazione dei cittadini comunitari ed extracomunitari, sappia difendere la tradizione culturale italiana, ed europea, quale si è manifestata nel corso dei secoli, e proporla, evitando denigrazioni o dimenticanze, agli studenti di ogni provenienza culturale;

Votano a favore Lega e PdL, contro il PD (per fortuna! tra l’altro l’intervento di Giovanni Bachelet (PD) merita qualche attenzione).

A parte il fatto che non capisco come una semplice risoluzione di una commissione possa impegnare il Governo, senza diventare una legge dello stato, ma mi chiedo: che stato sarebbe il nostro se venisse approvata una legge come questa ?

In questi atteggiamenti para-leghisti io intravvedo solo una grande dose di ignoranza e di stupidita’, che ci sta lentamente spingendo verso l’isolamento, la chiusura, il muro contro muro.

Poi mi chiedo quale sia questa grande tradizione, questa nostra storia cosi’ importante da proteggere e perpetuare: forse la cultura mafiosa ? la corruzione ed il clientelismo che lor signori amministrano cosi’ attentamente? forse tangentopoli o gli spechi di soldi pubblici? o forse i loro privilegi inattaccabili?

Altro che nichilismo etico e amalgama indistinto, questa e’ una vera e propria emergenza culturale!




giovedì 5 marzo 2009

Passata la festa, gabbato lo santo

La saggezza popolare, alla fine, ha sempre ragione.
Purtroppo, dovremmo dire in questo caso, trattandosi del licenziamento di 40 operai della ditta SMI, che si occupa della manutenzione presso la Eurallumina di Portovesme (Sulcis, in Sardegna).

La Eurallumina e’ una ditta che produce allumina, una materia prima della filiera dell’alluminio. E’ di proprieta’ della Rusal, multinazionale russa. I proprietari hanno deciso di chiudere lo stabilimento in Sardegna, vicino a Carbonia. Quindi il posto di lavoro e’ praticamente perso per 900 persone, tra dipendenti e indotto. Un disastro per una zona dove non e’ cosi’ facile riconvertirsi e trovare un altro lavoro.

In campagna elettorale (per l’elezione del Presidente della regione), Berlusconi in persona ed il suo pupillo Cappellacci, avevano promesso grandi cose, visti i buoni rapporti tra Berlusconi e Putin: c’avrebbe messo lui una buona parola e tutto si sarebbe risolto.
Ma, come si diceva in apertura, la festa e’ finita (con la vittoria del suddetto Cappellacci, provvido di buoni propositi) e per Eurallumina la festa sta finendo proprio male. Infatti, fonti sindacali informano che sono partiti i primi 40 licenziamenti proprio per la SMI, ditta appaltata dalla Rusal per la manutenzione in Eurallumina.

I sindaci della zona, con in testa quello di Carbonia, Pierluigi Carta, stanno manifestando dal 26 febbraio a Roma, davanti a palazzo Chigi, sperando almeno in un colloquio con colui che appena un mese fa aveva promesso di intercedere presso il suo compagno (di merende) Putin. Invece niente, non li ha ricevuti nemmeno un usciere di palazzo. Pare che il capo non abbia tempo (ma come? un mese fa andava in Sardegna tutti i fine-settimana per la campagna elettorale, ora dove li passa i suoi week end?) e nemmeno qualche sottosegretario riesce a liberarsi.

Vatti a fidare delle promesse di un politico !!