mercoledì 22 aprile 2009

Niente battute sull'imperatore ...

E’ proprio vero che di questi tempi non manca il materiale per i nostri blogs …

Ecco qui cosa succede in RAI quando qualcuno prova a fare una battuta, piu’ o meno sarcastica, sul capo: parte immediatamente l’ordine di recuparare, rispondere, nascondere, aggiustare…

Tutti sono pronti e allenati, dal capo all’ultima valletta, l’importante e’ che certe scene incresciose non si vedano o non restino impunite.

E’ per questo che ho vietato al mio televisore di sintonizzarsi su RAI UNO … in realta’ ormai di canali me ne sono rimasti pochi …

martedì 21 aprile 2009

La Russa non sa quel che dice, ma anche Franceschini qualche volta farebbe meglio a tacere …

Io non riesco a capire perche’ ogni anno si debba litigare sul significato e sulla partecipazione alla ricorrenza del 25 aprile.

L’Italia era o non era sotto il dominio tedesco, che, all’indomani dell’8 settembre 1943, da alleato era diventato il nemico occupante? Reduce da un ventennio di dittatura fascista, occupata dai carri armati tedeschi, l’Italia non era piu’ un paese libero. E giustamente gli italiani migliori, piu’ coraggiosi e idealisti (e fa niente se erano rossi, bianchi, verdi o gialli) presero in mano il loro destino ed il loro paese e combatterono e diedero la vita per liberarlo, un metro alla volta, un giorno alla volta.

Questo dice la Storia. Se La Russa afferma una cosa diversa (”I partigiani rossi meritano rispetto, ma non possono essere celebrati come portatori di libertà“) dice una stronzata. Punto. E quindi non merita di essere ne’ un rappresentante di questa Italia, ne’ tanto meno, un ministro di questa Repubblica. Percio’ farebbe bene innanzi tutto a smentire e poi ad andarsene.

Detto questo, non posso evitare anche un commento sull’errore strategico di Franceschini: come altre volte, il PD sta facendo di tutto per cacciarsi nei pasticci, per mostrare il fianco e farsi colpire stupidamente.

Mi riferisco all’invito fatto a Berlusconi di partecipare alla manifestazione di Milano proprio per il 25 Aprile. Ora, io dico, puo’ il segretario (putativo) di un partito che mira a diventare partito di governo, cadere in un errore cosi’ palese? Berlusconi, che invece e’ piu’ scaltro e spregiudicato, ne approfittera’ immediatamente: verra’ a Milano (o in qualunque altro posto), sara’ subissato dai fischi dalla parte piu’ radicale e intransigente della sinistra, e poi per 4 settimane non fara’ altro che ripetere, in tutte le trasmissioni televisive d’Italia, in piena campagna elettorale, che lui e’ vittima dei comunisti, lui cosi’ buono e volonteroso, cosi’ attivo e accondiscendente.

E, dopo la vetrina del terremoto, via con altri 4 punti di gradimento messi in cascina.

Alla fine del 2007, era stato Veltroni a tendere la mano a Berlusconi per toglierlo dall’angolo in cui l’avevano costretto i suoi stessi alleati. Ora, Franceschini gli porge su un piatto d’argento un’occasione di pubblicita’ gratuita e spettacolare.

Ma quando avremo un leader che fara’ il bene del centro sinistra e non dell’altra parte?


lunedì 20 aprile 2009

TV Turn-off week

E’ una proposta che non mi posso lasciar scappare, visto che solo negli ultimi giorni ve l’ho proposta gia’ due volte: spegnete la TV per una settimana.

E’ l’iniziativa che per il tredicesimo anno viene fatta da David Burke, un americano trapiantato da tempo in Gran Bretagna, che invita tutti i suoi concittadini a spegnere la TV per 7 giorni ed a fare altro. Giura che moltissime persone non l’hanno piu’ riaccesa, avendo riscoperto un mondo attorno a loro che avevano dimenticato.

Il successo della campagna e’ in aumento, sempre piu’ persone seguono il consiglio di provare a non guardare la TV per qualche giorno, o almeno di provare a guardarla di meno, ed a fare cose diverse, come ad esempio invitare i vicini di casa per quattro chiacchiere, o uscire a passeggiare, o leggere il giornale o un libro. Nell’edizione dell’anno scorso, ben 5 milioni di americani vi hanno aderito e quest’anno se ne aspettano di piu’.

Non sara’ l’ora anche da noi di cominciare a fare lo stesso? mi piacerebbe avere qualche commento da voi, poi nel caso cominciamo ad organizzarci …


mercoledì 15 aprile 2009

La lapide della libera informazione e’ sempre abbellita da fiori freschi


Vauro, vignettista di Anno zero, e’ stato allontanato: tagliato il suo contratto, praticamente cacciato.

E’ la prima conseguenza dopo le polemiche scatenate dalla trasmissione di giovedi scorso, quando Santoro aveva osato far vedere luci ed ombre della Protezione Civile e della macchina dei soccorsi in Abruzzo.

Sara’ uno dei “provvedimenti forti” minacciati da Berlusconi una settimana fa? puo’ essere. Di sicuro le voci fuori dal coro non sono contemplate dalla nuova impostazione che sta prendendo forma per l’informazione di governo, anzi, di regime.
In arrivo poi le nuove nomine dei direttori di testata: Belpietro arrivera’ al TG1 RAI, oppure, come riportano le ultime voci, al TG5. Mimun, altro fido scudiero della maggioranza benpensante si prendera’ qualcosa anche lui. E via dicendo.

Ancora una volta, non ci resta che rivolgerci alla rete, che sola ormai garantisce un minimo di liberta’, almeno finche’ non verra’ definitivamente zittita. E per fortuna sulla rete si possono ancora leggere notizie e commenti che non avremo mai modo di ascoltare dalle TV, pubbliche o private che siano.
Vi segnalo ad esempio questo articolo di Tana de Zulueta sul The Guardian (spero che l’inglese non sia un problema). Per ben rappresentare quale grado di liberta’ sia ancora possibile per la stampa in Italia, tra le altre cose, Tana scrive: “meta’ dei giornalisti in Italia lavora per Berlusconi, metre l’altra meta’ sa bene che un giorno potrebbe farlo“.

Quindi, come altre volte, vi do’ il mio consiglio (a costo di essere noioso): spegnete la TV e andate a fare una passeggiata (o al massimo collegatevi a Internet e girate un po’ il mondo).

domenica 12 aprile 2009

Ecco il link promesso: a proposito di regime … e di sciacalli

Nel post qui sotto, Sciacalli vicini e lontani, vi avevo promesso il link alla puntata di Matrix in cui chi si lamentava dell’efficienza dei soccorsi e’ stato immediatamente tagliato.

Andate qui e partite dal minuto 30:00. Dopo appena 30 secondi, il collegamento con Paganica viene interrotto e si da’ subito la parola al rappresentante della Protezione Civile per dare la giustificazione.

E’ evidente da questo documento come ogni critica, ogni voce contraria debba essere bandita, zittita, non si deve sentire, deve sparire, per non oscurare la fulgida luce dell’imperatore.

La polemica di oggi sulla trasmissione di Santoro di giovedi scorso, che aveva messo in luce tutta una serie di problemi, e’ un chiaro esempio di come la comunicazione in questo paese sia sempre piu’ sotto il diretto controllo del governo e chi non si allinea viene condannato.

Se non e’ regime questo …

mercoledì 8 aprile 2009

SCIACALLI VICINI E LONTANI ...

Il TG1 si vanta degli ascolti nelle sue trasmissioni non-stop sul terremoto (potete vedere qui il filmato), a Matrix viene improvvisamente interrotto e tagliato l’intervento di una persona che si lamentava di come procedono i soccorsi (il link lo aggiungo appena sara’ in rete la trasmissione di ieri sera), Emilio Fede si vanta che la programmazione di Mediaset sospende il Grande Fratello per mandare in onda gli speciali del terremoto (e ci mancava che non lo facesse!).

Insomma: il terremoto e’ il miglior reality che ci sia, poi costa meno di quelli “costruiti”, e’ proprio un “vero reality”, mentre continua, anzi si fa ancora piu’ dura, la lotta degli ascolti, alla faccia dei poveri disastrati che hanno perso tutto in pochi secondi.

E poi: basta ascoltare qualche radio non di regime e si scopre che laggiu’ le cose non funzionano come RAISET ci vuole far credere, e’ tutto come sempre: disorganizzazione, disagi a non finire, gente disperata che non ha alcun supporto. Ma in TV non si deve vedere …

Non ho altre parole che queste: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA e se vi posso dare un consiglio: spegnete la TV e andate a fare una passeggiata



lunedì 6 aprile 2009

Che non vi venga in mente di protestare!!

Vi segnalo l’ennesimo tentativo del Parlamento di scoraggiare ogni forma di opposizione e di protesta contro le decisioni (governative) che hanno un impatto sulla salute, sull’ambiente, sul paesaggio, sulla qualita’ della vita dei cittadini italiani.

Potete trovare qui il dettaglio della proposta di modifica della legge 8 luglio 1986, n. 349, che stabilisce diritti e doveri che coinvolgono le associazioni ambientaliste in materia di responsabilita’ processuale.

In sintesi, non si limita la liberta’ di fare ricorsi e azioni legali contro grandi opere o cantieri considerati lesivi e dannosi per l’ambiente, ma si introduce il principio che, se tali ricorsi saranno respinti, le associazioni che hanno presentato il ricorso saranno costrette al pagamento di tutte le spese, sia processuali, sia causate dai ritardi ai lavori derivanti dal procedimento di ricorso. In altre parole: la prima volta che una associazione ambientalista fa un ricorso e le va male, viene praticamente annientata dalle spese di risarcimento.

Quindi, il messaggio e’: guardatevi bene dal protestare, perche’ se perdete (e perderete senz’altro) vi facciamo fuori

Mi pare che questo paese assomigli sempre piu’ alla Cina, o alla Russia, o alla Birmania …

Fate girare e diffondete il piu’ possibile !!

domenica 5 aprile 2009

Storie di ordinaria, squallida pseudo-politica

Voglio pero’ soffermarmi un attimo su un paio di cose, per riflettere con voi sui soliti modi di far politica in Italia. In attesa di tempi migliori.

Il primo pensiero va a Berlusconi: dopo tanto tempo passato alla guida del governo, ruolo interpretato con i suoi modi da imprenditore brianzolo (per i milanesi: da “bauscia”), ancora non ha imparato a sopportare chi critica le sue gaffes e le sue esternazioni.
Minacciare la stampa (e a questo punto anche i bloggers) di “pesanti azioni” e’ assolutamente inaccettabile e degno solo di una dittatura.
Quindi, invitandovi come sempre a vigilare per smascherare ogni tentazione di imbavagliare i giornali e la rete, mi unisco ai fantasiosi giovanotti che, nella piazza principale di Praga, davanti ad Obama, hanno innalzato un manifesto di scuse ad Obama per il nostro capo del governo.


Il secondo punto e’ invece, questa volta, per Antonio Di Pietro.
Non basta predicare le cose giuste, per raccogliere il consenso della gente, bisogna anche dimostrare, con i fatti, con il proprio comportamento, di metterle in pratica, di crederci. Mi riferisco all’annunciata candidatura dello stesso Antonio Di Pietro alle prossime elezioni Europee. Se risultasse eletto (cosa naturalmente piu’ che probabile) dovra’ dimettersi il giorno successivo. O da parlamentare Europeo, o da parlamentare italiano: le due cariche sono incompatibili.
Quindi, come succede spesso (e come fara’ anche lo stesso Berlusconi), ci si mette in gioco, imbrogliando sulle regole, solo per accalappiare la buona fede degli elettori.
Altri sono i comportamenti che io mi aspetto e pretendo da chi fa politica: pane al pane, vino al vino, si diceva una volta. Se si dice una cosa, quella deve essere.
Quindi anche Di Pietro, che tanto si scaglia (e giustamente) contro il premier, quando ha l’occasione di dimostrare la sua distanza ed il suo distacco da certe pratiche, non ce la fa e si comporta esattamente come il suo principale avversario.

Ma che credibilita’ puo’ avere chi si comporta in questo modo? perche’ dovremmo dargli il nostro voto?
Di sicuro, il mio non ce l’avranno.