Primo stop dalla Corte Costituzionale alla legge 102/2009, conversione in legge del decreto n.78, col quale veniva introdotta la possibilità di ripartire nella corsa al nucleare, con procedure d'urgenza e in totale autonomia da parte del Governo, senza sentire il parere delle Regioni.
Come racconta nei dettagli Alessandro Tauro nel suo blog, la Corte ha ritenuto contrario ai principi costituzionali proprio questo ricorso a procedure d'urgenza, al punto da mettere nelle mani dei privati gli investimenti ed i costi relativi alla costruzione ed alla gestione degli impianti, privando le Regioni di ogni possibilità di controllo, indirizzo, partecipazione alle scelte ed ai pareri relativi.
E' un primo importante stop ad una politica energetica fatta con i piedi, in deroga ad ogni principio di convivenza civile e democratica.
Ora rimaniamo in attesa del colpo definitivo
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