E' di oggi la notizia che le famiglie italiane sono sempre piu' povere, per colpa della crisi e della perdita del lavoro. Il numero dei disoccupati continua ad aumentare, per colpa di una congiuntura che da mesi ci viene presentata come finita, ma che in realtà sembra voler durare ancora a lungo. Chi lavora è fortunato, ma rischia ogni giorno la vita: gli incidenti nei cantieri e nelle fabbriche italiane ormai si susseguono ad un ritmo che ci fa quasi diventare indifferenti (18 morti da inizio d'anno solo in Lombardia!). Il Paese frana ad ogni acquazzone, mettendo a repentaglio persone, paesi, intere regioni e distruggendo in un istante intere vite di centinaia di persone.
Insomma, siamo pieni di problemi che minacciano la vita stessa dei cittadini di questo povero Paese, problemi che dovrebbero essere in cima alle priorità di un qualsiasi governo, eletto dagli stessi cittadini che si aspettano ora azioni indispensabili e coraggiose.
Invece, la politica di questo strano Paese litiga su chi deve essere il regista delle riforme, su chi ha vinto di più le elezioni, su come deve essere eletto il presidente-padrone della repubblica, produce leggi con l'unico scopo di proteggere il manovratore, per impedirne il legittimo controllo da parte della magistratura e dei cittadini, riorganizza l'amministrazione statale non per migliorarne l'efficienza, ma per consentirle di fare più tranquillamente i suoi sporchi affari, inventa opere pubbliche totalmente inutili e avulse da ogni minimo collegamento con la realtà, ma che saranno fonte di arricchimento smisurato per chi riuscirà a metterci sopra le mani.
Gli Italiani non hanno bisogno di una repubblica presidenziale, non hanno bisogno di ministeri trasformati in S.p.A. per mangiare meglio, non hanno bisogno di processi abbreviati al solo scopo di far sapere subito alle vittime che non avranno mai giustizia. Gli Italiani non hanno bisogno di questa politica.
Chiedono solo che qualcuno si occupi di loro, chiedono che qualcuno li aiuti a tirare la fine del mese, chiedono Giustizia per ogni morte sul lavoro, per ogni Euro pubblico impropriamente intascato da amministratori disonesti. Chiedono innanzitutto attenzione, non solo la settimana prima delle elezioni, ma sempre, ogni giorno.
E dico soprattutto ai capi dell'opposizione: svegliatevi, smettetela di sprecare tempo ed energie in inutili lotte tra di voi, per chi è più bravo, per chi arriva prima. Cominciate a occuparvi delle cose, dei problemi, della gente che paga il vostro stipendio.
Se l'Italia sta andando in rovina, è anche colpa vostra.
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