lunedì 21 dicembre 2009

Nell'ottava dell'aggressione

Ricorreva ieri l'ottava dall'aggressione a Berlusconi.
E' stata una settimana molto significativa, per capire come vanno le cose qui da noi.

Primo. La gestione mediatica dell'evento ha sortito gli effetti attesi: la popolarità del premier aumenta (Repubblica gli da' 4 punti in piu'), Di Pietro cade (-6 punti), Governo e gli altri partiti sostanzialmente stabili. Quindi, le trombe di regime hanno fatto il loro dovere: Cicchitto, Minzolini, Fede, l'odio, l'amore, il mandante morale, ... Era atteso, niente di eclatante, anzi, personalmente mi aspettavo anche di più.

Secondo. Nella settimana appena conclusa, si e' votata la finanziaria alla Camera: voto di fiducia n. 27, nessuna discussione, deputati strettamente nelle mani dell'esecutivo, alla faccia della "libertà" così abbondantemente sbandierata. Un altro provvedimento allegato alla finanziaria: lo scudo fiscale rinnovato fino ad aprile del prossimo anno, forse non tutti avevano fatto in tempo a lavare i loro capitali sporchi, oppure qualche rata delle entrate illecite di qualcuno scadeva a Natale e non si voleva perderla. Di cosa ci meravigliamo? nel paese che ha inventato le indulgenze plenarie a pagamento, lo scudo tremontiano e' peccatuccio veniale.

Terzo. E' stata questa anche la settimana del summit di Copenhagen, per un accordo che potesse salvare il pianeta da ben peggiori disastri ecologici. Fallimento quasi completo, per la sfuggente volontà a fare qualcosa di concreto da parte dei paesi piu' ricchi. L'Europa ha brillato per la sua vacuità, forse facendo la gioia dei detrattori del Trattato di Lisbona. Ma tra gli europei, ha brillato ancor piu' l'insignificanza della partecipazione italiana, anzi sono quasi convinto che non ci sia andato nessuno del nostro governo, comunque l'effetto e' stato quello.
Mi piace pero' sottolineare come la copertura mediatica delle nostre TV sia stata quanto mai assente e fuorviante: se si e' parlato dell'evento, è stato solo per far vedere i manifestanti che protestavano e che combattevano con la polizia. Come a dire: i soliti comunisti che si preoccupano di stronzate. Ma quale riscaldamento del pianeta, quali emissioni di gas serra: noi qui avevamo ben altro (re) Sole malato, questo è un reale problema per la sicurezza ed il futuro dei cittadini italiani. E come spesso accade, ci sono cascati tutti, anche giornali e personaggi da cui ci aspetteremmo di più.

Mi auguro che il freddo di questi giorni ottenga un duplice effetto: da un lato raffreddi i bollenti spiriti di qualche scriteriato parlamentare che usa le parole come un souvenir del Duomo, dall'altro che qualche mammut baffuto si trovi così a suo agio in questo clima glaciale, da chiedere l'ibernazione perenne.

Non ci resta che sperare.

Nessun commento: