venerdì 25 luglio 2008

Obama vs. Berlusconi: 2 - 0

Le news di ieri sera e di stamattina mettono in prima pagina i due discorsi a cui abbiamo assistito ieri: quello del candidato democratico alla presidenza USA, in viaggio a Berlino (Germania), e quello del nostro Berlusconi, pronto per partire alla volta di Arcore (Brianza).

Il primo di fronte a piu’ di centomila persone, per il secondo il solito gruppetto di giornalisti, testimoni affezionati (a volte pagati, in quanto suoi dipendenti) delle esternazioni del nostro.

Non puo’ non colpire il dislivello che divide i due oratori (non sto parlando del rialzo nelle scarpe): per il primo (Obama) la liberta’ e la democrazia hanno portato all’abbattimento dei muri, in primis quello di Berlino. Per Silvio, la democrazia e’ migliore se attorno ai leaders si alzano nuovi muri, sbarramenti che devono proteggere la loro liberta’ (di governare): il Lodo Alfano e’ “il minimo” che possiamo fare (chissa’ quando arrivera’ “il massimo” !).

Obana parla all’Europa, dicendo: “uniamoci per salvare il pianeta“, Silvio parla ai suoi parlamentari e dice: “finalmente avro’ il sabato libero da impegni giudiziari”.

Il candidato Presidente dice: “la mia e’ una storia americana, mio nonno faceva il cuoco per gli inglesi”; il presidente a vita (Silvio) dice: “chi mi rimborsera’ i soldi e il tempo spesi per la storia spagnola (Telecinco)?”

Decisamente, 1 a 0 per Obama.

Nel suo viaggio europeo (ma con l’occhio ai sondaggi americani), il candidato Obama non inserisce l’Italia: solo Berlino, Parigi, Londra. Troppo compromettente farsi fotografare a fianco di Silvio ? o magari in una foto di gruppo con Bossi e Carfagna ? Quantomeno, inutile, se non dannoso.

Decisamente: autorete di Silvio (2 a 0 per Obama).


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Obama non è passato in Italia perchè ha pensato che fosse pericoloso farsi fotografare con il nano Ber-losco, non si sa mai, poteva essere in compagnia di qualche parente del suo ex stalliere.
jamp68

Anonimo ha detto...

Stiamo parlando di un gigante e di un nano, non c’era neanche bisogno di fare paragoni. Obama sta seguendo le orme di JFK, speriamo che non faccia la stessa fine, sembra la sua reincarnazione, è tornato per compiere e finire il cammino di libertà e democrazia che aveva intrapreso e che ha dovuto lasciare in sospeso per l’assassinio attroce. La morte per Obama potrebbe essere anche la sconfitta a Novembre, per le paure e le diffamazioni che sta subendo dai repubblicani, il popolo americano, che non brilla per intelligenza visti gli esiti delle ultime elezioni, potrebbe voltarli le spalle. Già oggi si parla che in una settimana il candidato repubblicano abbia recuperato 3 punti nei sondaggi, speriamo in bene, e che Dio c’è la mandi buona.
Youssef