giovedì 17 luglio 2008

Un altro passo verso il baratro

Un’altra mazzata sulla classe politica del nostro Paese: Del Turco, governatore dell’Abruzzo, membro della Direzione nazionale del PD, finisce in galera con altri suoi colleghi e amici. Accusato da un supertestimone, proprietario di varie cliniche private, che subissato di richieste di tangenti, scoppia e racconta tutto.
E’ l’inizio di tangentopoli 2 - il ritorno ? forse si. Oppure finira’ tutto, come accade spesso, in una bolla di sapone. Un po’ di scuse e si ricomincia.

Ma il problema rimane: questa classe politica (destra o sinistra, non c’e’ differenza, purtroppo, anche se non voglio far di ogni erba un fascio) e’ completamente compromessa. Chi puo’ ancora aver fiducia nei politici di questo paese ?

Anzi, il problema e’ molto piu’ esteso: non solo la classe politica, ma una parte (quanto grande ?) della classe dirigente di questo paese (medici, professionisti, costruttori, industriali, sportivi, …) e’ marcia, e’ ormai cosi’ assuefatta alla tangente, al clientelismo, alla pratica mafiosa, che tutto diventa normale. Anzi: forse e’ cosi una parte (quanto grande ?) di noi italiani, in generale.

Chi ci salvera’ da questa situazione sempre piu’ grave, sempre piu’ estesa, sempre piu’ marcia ? forse il populismo un tanto al chilo del capo del governo, principe dei “bauscia” gretti e arrivisti della bassa brianza ? forse il “politically correct” di Uolter, stratega del nuovo, basato su fondamenta marce ed esauste (vedi Del Turco) ? forse i “vaffa” del grillo parlante ? o gli sbraiti del Tonino nazionale ?

Io non ho una risposta a questa domanda, ho paura che nessuno ce l’abbia. E nemmeno vedo vie d’uscita a breve, indolori e all’insegna del “rinnovamento della politica italiana”. Il nostro e’ un paese alla frutta: a volte ho il terrore che solo una rivoluzione, solo una guerra civile potranno effettivamente cambiare le cose. Un sollevamento di popolo, cruento, violento, ma purificatore. E chi restera’, forse, avra capito la lezione.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il popolo italiano, ancora sta troppo bene per imbarcarsi in una “guerra civile” purificatrice, ma la situazione economica del momento e quella prospettata in futuro, potrebbe dare un accelerazione alla rivolta popolare, ormai anche quelli di destra, che di solito mettono il salame sugli occhi, cominciano a capire ed a svegliarsi, quelli di sinistra sono critici da sempre al punto di darsi spesso delle botte sulle palle da soli.
Altrimenti non ci resta che sperare nelle generazioni future, come dicevo ieri, con la speranza che almeno qualcosa di nuovo e diverso dall’italiano medio di oggi, ne esca fuori.
Youssef

Anonimo ha detto...

sono d’accordo che un’altra e, si può dire, l’ennesima mazzata è arrivata sulla credibilità della classe politica con le ultime notizie indecorose sul governatore dell’Abruzzo e amici vari. Il livello raggiunto da questo malcostume da parte di molti nostri politici e personaggi messi in posti di responsabilità di tutti i colori o tendenze di destra che di sinistra, è altissimo, ma sono sicuro che come al solito, tutto alla fine, con una giustizia che ci troviamo, si concluderà con un niente di fatto.

Forse ormai queste nefandezze non fanno più nemmeno notizia e la moltitudine delle persone non percepisce più la gravità della situazione. Forse la gente si rassegna con il solito “sono tutti uguali”…. e ne percepisce appena la gravità in mezzo ad una marea di notizie presentate dai media, tutte simili e con una dolce “cremina”, mescolando la festa in casa Milan l’arrivo di Ronaldinho oppure il fotografo sempre circondato da divette in ascesa e belle macchine che ricatta personaggi più o meno famosi….

Ora io non sono tifoso e non vorrei offendere nessuno, ma mi chiedo se una società come il Milan che si permette di spendere quella bella cifretta per un campione a due gambe, mi chiedo se è “congrua” con gli studi di settore??? Oppure soltanto i più imbecilli sono “invitati” a rispettare questi parametri??
Grazie
elio

Anonimo ha detto...

Elio, il calcio sopratutto in Italia (ma non solo), è un mondo a parte, gli altri sport non scherzzano nemmeno, ma non raggiungono cifre impossibili.
Quello che non mi spiego, è se questa gente riesce a percepire il nostro mondo, quello reale, dove 5€ del pacchetto di sigarette al giorno o la cena fuori in famiglia il Sabato sera possono fare la differenza nel bilancio di famiglia, e allora vengono tagliate. Ma la colpa è nostra, perché la richiesta c’è ed è sempre di più, chi si lamenta di non arrivare a fine mese, non rinuncia all’abbonamento sky o mediulanum (credo si chiami cosi quello del calcio di mediaset), se fai un giro nel quartiere più popolare di Milano, ed alzi gli occhi sui tetti, c’è una piantagione di parabole e non tendono a diminuire, e allora la gente del calcio e dello spettacolo pensa di fare un bene al popolo, tanto li continuano a seguire.
Se non ci fosse richiesta, si potrebbe tornare al calcio amatoriale di una volta, ma ormai il virus è penetrato nel sangue e per molto tempo.
Youssef

Anonimo ha detto...

Molto poco nella libera economia e’ un male secondo me.
Io sono per la libera merce, nel libero mercato e libero scambio. Tutto pero’e’ soggetto comunque a regolamentazioni, e allora direi pagate pure 300 milioni di milardi ronaldino o comunque si chiami (chiedo scusa, dopo il ritiro di Baggio sono andata in “pensione” anch’io e fino a quando non me ne fanno vedere un altro non mi interessa granche’ l’argomento. Comunque, dettagli a parte, paga quanto vuoi direi io ma il 10% viene devoluto per bisogni primari dei cittadini, il 5% per incrementare la sicurezza negli stadi. E magari se anche giri un paio di spot pubblicizzando mutande con il tuo bel fisico atletico, un altro 5% lo distribuiamo a tutti quei “coglioni” che si ammazzano di lavoro per 1200 euro al mese. Eh?
Manuela