giovedì 24 settembre 2009

Berlusconi perde consensi, ma non tra i cattolici


Quella che vedete qui sopra e' una delle risposte ad un sondaggio ISPO di pochi giorni fa (21 settembre), commissionato dal Corriere (potete leggerlo tutto qui).
Devo dire che mi ha sorpreso, non poco. E in maniera negativa.

La media nazionale dei giudizi positivi su Berlusconi e' passata dal 52% di settembre 2008 al 45% attuale, quindi una media italiana di 7 punti percentuali persi.
Ora, correlando questo dato con la pratica religiosa cattolica, ne viene fuori un quadro interessante.

I laici, cioe' chi non frequenta per niente la chiesa, sono perfettamente nella media: meno 7%.
I cattolici sporadici, quelli che vanno in chiesa ogni tanto, quelli che potrebbero anche essere praticanti, ma non sentono l'obbligo del precetto, forse lo mettono in discussione e sono abituati, probabilmente, a porsi molte domande, beh, tra questi Berlusconi perde ben 9% di fiducia.
Ma la vera sorpresa e' per l'ultima categoria, i praticanti assidui. Solo il 2% di questi ha cambiato idea sul Berlusca dopo gli scandali di questi mesi. Proprio quelli che dovrebbero pretendere la condotta morale piu' irreprensibile e corretta, sono quelli che piu' di tutti chiudono un occhio, o forse lo strizzano pure, al presidente nano.

Penso che questo risultato dovrebbe essere un vero allarme rosso per le gerarchie ecclesiastiche, altro che leggi permissive, ora di religione o Dino Boffo. Questo significa che (la maggior parte dei) i cattolici praticanti non sono abituati ad analizzare i fatti, a farsi un'idea propria, a mettere in discussione le loro sicurezze. Non li paragonerei alle pecorelle del gregge del Signore, ma piu' a pecoroni incapaci di scegliere e discernere: quello che dice l'autorita' e' vero e giusto. Per definizione.

Non so se le gerarchie ecclesiastiche si siano preoccupate, forse questo comportamento e' proprio quello che vogliono.
Io, invece, mi preoccupo, come dicevo all'inizio. Mi preoccupo perche' anch'io mi colloco nella terza fascia (i cattolici praticanti), ma faccio parte del 43% che mancava un anno fa e del 45% che manca oggi per fare 100% (cioe' quelli che la fiducia in Berlusconi non ce l'hanno mai avuta).
Io penso che un cattolico dovrebbe essere il primo a chiedersi le cose, a farsi un'idea propria dei fatti del mondo, a non stancarsi mai di informarsi e ragionare, il primo a pretendere coerenza, giustizia e onesta' da chi lo governa, valori che dovrebbero caratterizzare il suo stile di vita.

Non e' questa, sembra, la realta' dei nostri giorni, ma spero di sbagliarmi.


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