venerdì 4 febbraio 2011

Legge elettorale: la vogliamo cambiare si o no?

Mettiamo in chiaro una cosa: quando Berlusconi dice che non se ne va perchè la maggioranza degli italiani lo ha votato, dice un'emerita ... bugia.
Infatti, nel 2008, quando gli aventi diritto al voto in Italia erano 47 milioni 126 mila, il suo partito ha avuto 13 milioni 629 mila voti, pari a circa il 29%, cioè meno di 3 italiani su 10 lo hanno votato.
Se poi guardiamo alle elezioni successive, quelle del 2009 per il Parlamento europeo, a fronte di 50 milioni e 410 mila aventi diritto, ha raccolto solo 10 milioni e 807 mila voti, con una percentuale del 21.4%, quindi circa 2 italiani su 10 (vuol dire, grossolanamente, che 1 italiano su 10, in un anno, lo ha abbandonato).
Berlusconi si trova al governo del nostro Paese e con la maggioranza assoluta del Parlamento che lo sostiene (anche se per un voto soltanto) semplicemente grazie ad una legge elettorale, fatta da PDL e Lega nel 2006, che definire "porcellum", come ha fatto Calderoli, è un eufemismo.
Tre sono i motivi principali per cui tale legge deve essere cancellata e modificata prima possibile e credo siano ormai piu' che risaputi.
Primo: le liste bloccate. Il cittadino viene privato del diritto di votare direttamente i suoi rappresentanti, puo' soltanto mettere una croce sul simbolo di un partito, al quale viene demandata la scelta delle persone da eleggere, secondo una lista prefissata.
Secondo: il premio di maggioranza. Il partito o la coalizione che ha anche un solo voto piu' degli altri, prende tutto, si aggiudica la maggioranza assoluta dei seggi.
Terzo: il Senato regionale. Mentre i Deputati vengono scelti a livello nazionale (cioè in base ai voti ottenuti dal partito a livello nazionale), per il Senato vale la conta dei voti regione per regione, e quindi gli eletti vengono scelti su base regionale (una sottospecie di federalismo, cui evidentemente la Lega, come sempre preda di strabismo geografico, teneva molto). In seguito a questa modalità, se si andasse a votare oggi, con le previsoni che danno i sondaggi e supponendo che i contendenti siano i tre "poli" del momento (centro-sinistra, centro-destra, centro), nessuno dei tre avrebbe la maggioranza del Senato, facendoci precipitare nella piu' totale ingovernabilità.
A questo punto, credo che la domanda sia molto semplice: perchè nessuno dei partiti di opposizione presenta in Parlamento una proposta per la modifica dell'attuale legge elettorale? perchè non si comincia a parlare di questo tema? capisco che trovare un accordo sul sistema elettorale è praticamente impossibile, ogni partito ha la sua soluzione, ma una politica dei "piccoli passi" non potrebbe cominciare a dare l'impressione di fare qualcosa di utile per il Paese? ad esempio, la semplice introduzione della preferenza (unica) restituirebbe ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio rappresentante, seppur all'interno di una lista proposta dal partito. Questo renderebbe gli eletti piu' attenti agli interessi dei cittadini, piuttosto che a quelli del capo partito che li ha nominati, contribuendo a restituire un barlume di moralità al carozzone della politica.
Sarebbe poi opportuno ridurre il premio di maggioranza, oppure vincolarlo al raggiungimento di una percentuale minima o di un distacco notevole dagli avversari. Magari a scapito della governabilità, si riconoscerebbe maggior peso ad una "minoranza qualificata", in grado di contrastare efficacemente eventuali colpi di mano della maggioranza.
Insomma, come già espresso piu' volte su questo blog, la mia speranza è che i leader dell'opposizione (e penso soprattutto a Bersani ed al PD) tirino fuori un po' di coraggio e comincino a fare qualcosa di concreto per il Paese.
Purtroppo, credo che anche su questo argomento, la mia speranza andrà irrimediabilmente delusa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ricordo ancora che quando stava cadendo l'ultimo governo Prodi il presidente delle repubblica disse:" PRIMA SI VA AL VOTO E POI FAREMO IN MODO DI CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE"ed ovviamente ancora oggi STIAMO ASPETTANDO!!!
SIAMO UN PAESE CHE ORMAI E' LA BARZELLETTA DEL MONDO! CHE HA IL TASSO DI CRESCITA PIU BASSO D'EUROPA E CON LA DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO!!!IL DEBITO PUBBLICO E' AL 120%!!!Come ha detto una volta CROZZA a BALLARO tra un po il Presidente delle Repubblica dirà a tutti "ITALIANI ABBANDOANATE IL PAESE!!!"
Ora che il Portogallo è default I PROSSIMI SIAMO NOI!!