martedì 19 ottobre 2010

Enel Green Power: denaro "verde" per finanziare il nucleare

Nuova mossa ad effetto per ENEL, che da oggi apre la sua offerta di vendita delle azioni di Enel Green Power, il braccio "verde" della potente utility dell'energia.
Annusati gli umori dell'opinione pubblica, piuttosto contrari alla rinascita del nucleare, su cui molto ha puntato, si veste di nuovi colori e soprattutto apre le mani per raccogliere un po' di contante dal mercato.
E cosi' scorpora le attività relative alla produzione di energia da fonti rinnovabili e con grande eco e una campagna pubblicitaria dagli effetti "vintage", lancia la sua offerta di azioni della nuova società Enel Green Power.
Grande furbata.
Perchè travestendosi da paladina della eco-sostenibilità e del rispetto dell'ambiente, mette sul mercato un pezzo di società sicuramente appetibile e nel frattempo raccoglie parecchi miliardi di Euro per finanziare gli sviluppi del nucleare, che, si sa, non sono a buon mercato.
Credo che sarebbe buona cosa rimanere fuori da simili manovre, anzi, continuare nella campagna di abbandono dell'Enel, scegliendo di sottoscrivere il contratto di fornitura di energia elettrica per le nostre case con operatori che effettivamente evitino di investire nel nucleare e siano vera garanzia di rispetto dell'ambiente.
In altri paesi sono state lanciate campagne di boiccottaggio di società pesantemente coinvolte nella rinascita nucleare. Ad esempio, in Gran Bretagna è stata lanciata la campagna "Boycott EDF", società francese che sta fortemente premendo per costruire in Inghilterra ben 4 impianti nucleari, nonchè partner di ENEL per il presunto nucleare italiano.
Facciamo vedere che gli italiani non vogliono il nucleare, cambiando il nostro operatore elettrico. Non finanziamo con le nostre bollette chi vuole riportare il nostro Paese sotto l'incubo dell'insicurezza atomica. Potete trovare valide alternative all'Enel in questa pagina FaceBook.
Oppure chiedetemi informazioni direttamente qui, inserendo un vostro commento.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

a chiacchiere tutti siamo bravi, ma le centrali che abbiamo al confine nessuno le vede, se succede qualcosa li stai sicuro che le radiazioni arrivano anche nel nostro paese; a questo punto conviene produrla anche a noi alme no avremo un risparmio sulla bolletta energetica

Fabio ha detto...

Infatti, io, e non solo io, sono convinto che vadano tolte anche le centrali oltre confine. Ci sono fior di persone convinte della stessa cosa che si stanno dando da fare per ottenere questo risultato in Francia, in Inghilterra, in Svizzera e in Germania.
E poi chi te l'ha raccontata la storiellina del risparmio? io mi sono documentato e ho capito che se consideri tutti i costi connessi al nucleare, dalla progettazione, alla costruzione, alla gestione, al decommissioning (lo smantellamento) e naturalmente il trattameno delle scorie, vedrai che i costi sono piu' alti di quelli della corrispondente energia prodotta con sistemi diversi, rinnovabili o meno. Infatti non ci sono privati che costruiscono centrali nucleari, perchè non conviene, dovrebbero vendere l'energia sotto costo, solo gli stati possono farlo, utilizzando la fiscalità generale (se vuoi leggi il post sotto a questo). Inoltre, non penso che il pericolo siano le esplosioni alla Cernobyl, ma anche una semplice perdita d'acqua radioattiva, l'inquinamento di una falda, cose ad impatto limitato, ma ugualmente pericolose e soprattutto subdole, perchè non te ne accorgi, perchè faranno di tutto per tenere nascosti gli incidenti, per non creare il panico. Perchè correre dei rischi quando ci sono le alternative?

Anonimo ha detto...

E' vero, le alternative oggi ci sono.
Ed è vero, che siamo in ritardo di 23 anni rispetto ad altri paesi come la Svizzera.
Nel 1987, i verdi ci hanno preso per i fondelli, e i risultati li vediamo.

L'Italia è poco meglio di Grecia e Irlanda, ma siamo un'economia fallimentare, anche grazie a quel referendum.

Non è vero invece che in caso di perdite, governi federali come quello Svizzero, nascondano l'accaduto. Anzi. Vero il contrario.

Oggi, dovremmo puntare solo al fotovoltaico, ma seppur gratuito per molti che hanno spazio per istallarlo, ancora non lo hanno fatto, per ignoranza. Escluso il sottoscritto

Fabio ha detto...

Vero che la Svizzera o la Francia non farebbero di tutto per nascondere (vedi anche vari posts che ho scritto sul tema in questo blog). Ma se la stessa cosa capitasse in Italia? ci metteresti una mano sul fuoco che ce lo farebbero sapere subito? In ogni caso, il fotovoltaico non è solo l'impiantino sul tetto della villetta, questo è solo un aspetto importante, ma si possono fare impianti solari grossi, sia fotovoltaici che termodinamici, con l'accumulo del calore, ecc. ecc.. Oggi la tecnologia puo' fornire soluzioni impensabili venti anni fa, distribuite, sicure e pulite. E soprattutto con costi molto piu' bassi rispetto ad una mastodontica centrale nucleare.
ciao e grazie

Kuda ha detto...

Fabio, bisogna iniziare una seria campagna per cancellare gli abbonamenti ENEL

newborn ha detto...

Sinceramente non capisco perchè si debba sempre trovare una dietrologia per tutto. Enel non si sta improvvisando sul campo delle rinnovabili, perchè è un'azienda leader a livello mondiale in quel settore. Perciò non parlerei di "travestimento".

Fabio ha detto...

@ newborn: dietrologia? non penso sia dietrologia, anzi: è solo per far aprire gli occhi sul fatto che i soldi raccolti dal mercato con questa OPV vanno delle tasche del proprietario di EGP, che è ENEL, che non necessariamente dovrà reinvestirli in EGP, ma li potrà usare dove gli pare.
So anch'io che sul mercato non valgono i principi dell'etica e della coerenza (uno puo' benissimo possedere una società "eco-sostenibile" con una mano e dall'altra parte investire sul nucleare). Io pero' ho la libertà di chiedere a chi il nucleare non lo vuole di evitare ogni tipo di rapporto con ENEL, sia attraverso EGP sia attraverso un contratto di fornitura di energia o gas. Punto.
ciao e grazie

Fabio ha detto...

@Kuda: concordo Roberto. Io avevo iniziato la causa in fb, ma non so che effetti abbia sortito.
Bisogna che ne parliamo
ciao

Anonimo ha detto...

Concordo con newborn. Ma perché ogni volta nel nostro Paese facciamo sempre discorsi "dietrologici"??? Non credo sinceramente che il nucleare sia l'unico obiettivo d'investimento di ENEL e soprattutto ogni volta che si tocca quest'argomento in Italia se ne parla in modo troppo ideologico e prevenuto...

Fabio ha detto...

@ideeperilpresente: perchè nel nostro paese di gente con gli occhi e le orecchie aperte ce n'è poca. In ogni caso è la mia lettura, non è detto che sia l'unica giusta.
ciao

Anonimo ha detto...

Anonimo, svegliati! il problema del nucleare non è tanto "se succede qualcosa", ma piuttosto la leucemia infantile (tra l'altro), che colpisce vicino ai siti nucleari durante il NORMALE funzionamento!
Questo significa che se in Svizzera hanno una centrale, a Varese non succede un cazzo mentre i bimbi di là hanno migliaia di volte maggiori probabilità del resto dei bambini.
Quindi collega il cervello, prima di parlare.

mario ha detto...

Per non volere il nucleare in Italia ci sono decine di buoni motivi.
Intanto questo è il paese della mafia: le centrali le costruirebbero sempre le solite aziende colluse (idem per il Ponte sullo Stretto), con il rischio che risparmino sul calcestruzzo;
Poi i geni italici pensano di essere più "autonomi", col nucleare: in realtà, oltre a non avere il gas, il carbone o il petrolio, non abbiamo NEPPURE il materiale fissile per il nucleare.
Passeremmo, insomma, da una dipendenza ad un'altra.
Come non bastasse, il nucleare costa moltissimo, sia come costruzione delle centrali sia come manutenzione. E l'Italia è in braghe di tela...
poi c'è il problema delle scorie, che neppur Paesi più seri hanno mai risolto. Figuriamoci in Italia. Forse lasceremmo fare alla camorra?

Fabio ha detto...

chiedo a tutti di usare termini consoni ad una discussione pacata e costruttiva, evitando offese e frasi inutilmente polemiche.
Altrimenti mi vedro' costretto a bannare i commenti
Grazie

Anonimo ha detto...

OK Fabio
ma con le discussioni pacate e costruttive ce lo mettono in quel posto!

Fabio ha detto...

Caro anonimo, il fatto è che ce lo mettono in quel posto comunque !! quindi, almeno qui tra di noi, tanto vale non accapigliarci piu' di tanto.
Comunque, capisco le ragioni
ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao,
a tutti coloro che scrivono difendendo cause perse...che parlano per sentito dire...che si informano con i telegiornali ed i giornali, rivolgo solo una preghiera: INFORMATEVI... fate ricerche su internet, leggete libri... oggi è possibile! è per il nostro bene...per il bene ed il futuro di tutti! Altrimenti rimarremo vittime della propaganda e delle bugie di chi mangia sulle nostre spalle! Ecco cosa fa ENEL con i soldi di green pover: “L’obiettivo di avere un 10% delle macchine immatricolate alimentate a elettricità”, un mix energetico per l’Italia che “prevede il 25% di nucleare, il 25% di carbone, il 30% di rinnovabili e il resto gas”. Sono alcuni degli obiettivi che l’AD di Enel, Fulvio Conti, indica per il futuro prossimo dell’Italia. Obiettivi ragionevoli e convenienti per l’ambiente, l’industria e l’occupazione, al cui raggiungimento Enel è pronta a contribuire da protagonista. Non lo dico io, lo dice l'amministratore delegato ad un'intervista al settimanale Economy http://www.enel.it/it-IT/eventi_news/news/2010/conti_economy/index.aspx

Fabio ha detto...

Caro anonimo, mi va bene tutto, a parte il 25% di nucleare: perchè non risolve i problemi per cui lo si invoca, perchè è antieconomico, perchè è pericoloso per le popolazioni che vivono accanto, perchè costa troppo, perchè produce scorie indistruttibili, perchè il secondo principio della termodinamica dice che il nucleare produce piu' problemi che soluzioni. L'AD di ENEL deve rendere conto ai suoi azionisti (tra cui anche molti italiani qualsiasi), ma siamo sicuri che si preoccupi del bene del Paese?