domenica 5 aprile 2009

Storie di ordinaria, squallida pseudo-politica

Voglio pero’ soffermarmi un attimo su un paio di cose, per riflettere con voi sui soliti modi di far politica in Italia. In attesa di tempi migliori.

Il primo pensiero va a Berlusconi: dopo tanto tempo passato alla guida del governo, ruolo interpretato con i suoi modi da imprenditore brianzolo (per i milanesi: da “bauscia”), ancora non ha imparato a sopportare chi critica le sue gaffes e le sue esternazioni.
Minacciare la stampa (e a questo punto anche i bloggers) di “pesanti azioni” e’ assolutamente inaccettabile e degno solo di una dittatura.
Quindi, invitandovi come sempre a vigilare per smascherare ogni tentazione di imbavagliare i giornali e la rete, mi unisco ai fantasiosi giovanotti che, nella piazza principale di Praga, davanti ad Obama, hanno innalzato un manifesto di scuse ad Obama per il nostro capo del governo.


Il secondo punto e’ invece, questa volta, per Antonio Di Pietro.
Non basta predicare le cose giuste, per raccogliere il consenso della gente, bisogna anche dimostrare, con i fatti, con il proprio comportamento, di metterle in pratica, di crederci. Mi riferisco all’annunciata candidatura dello stesso Antonio Di Pietro alle prossime elezioni Europee. Se risultasse eletto (cosa naturalmente piu’ che probabile) dovra’ dimettersi il giorno successivo. O da parlamentare Europeo, o da parlamentare italiano: le due cariche sono incompatibili.
Quindi, come succede spesso (e come fara’ anche lo stesso Berlusconi), ci si mette in gioco, imbrogliando sulle regole, solo per accalappiare la buona fede degli elettori.
Altri sono i comportamenti che io mi aspetto e pretendo da chi fa politica: pane al pane, vino al vino, si diceva una volta. Se si dice una cosa, quella deve essere.
Quindi anche Di Pietro, che tanto si scaglia (e giustamente) contro il premier, quando ha l’occasione di dimostrare la sua distanza ed il suo distacco da certe pratiche, non ce la fa e si comporta esattamente come il suo principale avversario.

Ma che credibilita’ puo’ avere chi si comporta in questo modo? perche’ dovremmo dargli il nostro voto?
Di sicuro, il mio non ce l’avranno.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Commento da Manu:

Grazie delle informazioni Fabio. Ci metto anche il carico, ho trovato anche questo :
Fuori programma con strappo al cerimoniale per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier è infatti arrivato a Kehl dove il cancelliere tedesco Angela Merkel sta accogliendo i capi di stato e di governo giunti per il vertice Nato che tra poco attraverseranno la ‘passerella tra le due rive’, che attraversa il reno e unisce Francia e Germania. Berlusconi, tuttavia, è sceso dalla macchina con telefonino all’orecchio. Quindi ha fatto segno alla Merkel che l’avrebbe salutata successivamente perché impegnato in una conversazione. Il cancelliere tedesco ha risposto con un sorriso che è sembrato imbarazzato. La leader tedesca ha dunque continuato ad accogliere gli altri leader in arrivo mentre Berlusconi ha proseguito la sua telefonata.

Sulla stessa pagina leggo :
Bagno di folla per Barak Obama a Praga. Almeno trentamila persone l’hanno acclamato al suo arrivo in città per il vertice Usa-Ue.

Come dire : “Ad ognuno il suo”.

Anonimo ha detto...

Commento da Manu:

Certo che… piu’ ci penso e piu’ anche con i cartelli non e’ che ci facciamo una gran bella figura. Soprattutto conoscendo un po’ l’atteggiamento di Obama tutto “poche scuse niente palle e bel gioco”. Noi Berlusconi l’abbiamo eletto e ce lo stiamo comunque tenedo, mentre a rovesciare i Governi siamo pratici.
Un po’ come dire, scusaci Obama se lui e’ cafone e noi siamo coglioni.

Fabio ha detto...

Manu, hai ragione: anche noi nn ci facciamo una buona figura. Pero’, voglio cercare qualche scusa, abbiamo due attenuanti:
1. gli avversari non erano di gran valore
2. la battaglia nn è stata combattuta ad armi pari: la potenza di fuoco mediatico del nano era infinita e si sa quale potere abbia in Italia la tv.
Io ho spesso ripetuto che ognuno ha i governanti che si merita, pero’, a ben pensarci, questo e’ vero in mancanza di altri condizionamenti. Obama e’ stato eletto, credo, da molte persone che 4 anni fa avevano votato per Bush. Pero’, un “fenomeno Obama” è stato possibile. In Italia non sarebbe possibile, perchè la selezione dei governanti è fatta dal partito (o dalla quantità smisurata di soldi che hai a disposizione), non c’è un meccanismo di selezione dei rappresentanti da parte dei cittadini, in parlamento siedono 945 persone scelte dal partito di appartenenza.
Il discorso sarebbe lungo, naturalmente.
Solo un’ultima cosa: in USA, dopo 8 anni un presidente ritorna ad essere un privato cittadino. Pensa se anche qui in Italia, tutti quelli che hanno avuto ruoli di governo sparissero dopo otto anni: il Transatlantico sarebbe deserto!!
Ciao !