sabato 15 ottobre 2016

Referendum Costituzionale: 7. Bicameralismo paritario: più che un problema, una bufala

Si dice che il bicameralismo paritario (cioè indifferenziato) è un ostacolo per il Paese e che la riforma assicura maggiore rapidità ed efficacia nell’approvazione delle leggi. Ma qual è la situazione attuale?

 Quanti “rimpalli”? 

Con riferimento alla XVI legislatura, si è calcolato che il tempo medio di approvazione di disegni di legge e progetti di legge è pari a 279 giorni (263 con riferimento alla XVII legislatura).
Quanto alla conversione dei decreti legge, che deve avvenire, da parte di entrambe le Camere, nel termine perentorio di 60 giorni, essa non ha mai risentito delle presunte lungaggini del bicameralismo. Durante il Governo Berlusconi è, infatti, decaduto il 13,75% dei decreti; durante il Governo Monti il 15,79%; durante il Governo Letta il 12%; durante il Governo Renzi il 15,22%. In tutti i casi, numeri bassissimi: dei 189 d.l. presentati nelle ultime due legislature, solo 27 non sono stati convertiti in legge, il più delle volte per carenza di volontà politica e non per mancanza di tempo.
A tal ultimo riguardo, si pensi al fatto che sono bastati appena 13 giorni per la ratifica del Trattato di risoluzione unica, contestatissimo dai risparmiatori, sul risanamento bancario e il salvataggio interno, mentre ne sono serviti 871 per la legge sull’agricoltura sociale, 1456 per la legge anticorruzione e più di 20 anni per una legge sulle Unioni civili.
La stragrande maggioranza delle leggi, inoltre, è approvata con solo due letture e la navetta da una Camera all’altra riguarda soltanto il 20 % dei casi1.

 XVI legislatura, numero complessivo di letture 

  • Disegni o progetti di legge divenuti legge con più di 4 letture: 3      (1%)
  • Disegni o progetti di legge divenuti legge con 4 letture:           12    (3%)
  • Disegni o progetti di legge divenuti legge con 3 letture:           45   (12%)
  • Disegni o progetti di legge divenuti legge con 2 letture:           301 (83%)

 Confronto con la produzione legislativa di altri paesi dell’U.E. 

Se paragoniamo la produzione legislativa italiana con quella di altri Paesi, risulta evidente che il bicameralismo paritario non impedisce di legiferare.

1997 - 2011 (fonte: Camera Deputati)

  • Germania:     2153 leggi approvate (1)
  • Italia:            1894 leggi approvate
  • Francia:        1385 leggi approvate
  • Spagna:          700 leggi approvate
  • Regno Unito: 630 leggi approvate

 Al contrario: bulimia legislativa 

La convinzione che il bicameralismo impedisca al sistema parlamentare di funzionare è sorprendentemente in contrasto con la percezione, diffusissima presso l’opinione pubblica, che ci siano troppe leggi. La verità è che il legislatore decide troppo, troppo rapidamente e modifica costantemente quanto già disposto in precedenza. Ciò, evidentemente, è sintomo che quella decisione non era stata sufficientemente ponderata, né era maturata nella società: le questioni sulle quali c'è un consenso collettivo consolidato non necessitano di continui cambiamenti. 

(1) - L’elevato numero delle leggi tedesche dipende dal fatto che in Germania si approva una legge di attuazione per ogni direttiva europea e, soprattutto, molte leggi hanno un contenuto molto dettagliato o sono finalizzate alla  manutenzione" normativa (riordino, abrogazione espressa di norme). Da noi, invece, spesso una sola legge disciplina molti argomenti diversi.


Tutti i testi pubblicati sono a cura di: Gisella Bottoli, Lorenzo Spadacini, Marco Podetta, Alessandra Cerruti, Francesca Paruzzo e Diletta Pamelin

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