Nel suo ultimo numero, in edicola in questi giorni (n.39), Famiglia Cristiana torna a lanciare bordate al Governo (e qualcuna anche all’opposizione, a dir il vero).
Sembra proprio che la funzione di mantenere sveglia la coscienza critica di questo nostro povero paese sia ormai solo il settimanale dei Paolini.
Due gli articoli piu’ forti: Declino e metamorfosi della nostra democrazia e l’editoriale Questo scaricabarile non salvera’ l’Alitalia.
Nel primo, viene attaccata duramente la promessa legge elettorale (definita “porcata numero due”) che ancora si fara’ con liste bloccate, cioe’ senza preferenza: “L’interrogativo se sia in atto un processo degenerativo della democrazia anche in Italia è serio. I regimi formalmente democratici, ma parzialmente svuotati della loro capacità rappresentativa, sono ormai una semi-democrazia.”
Il secondo si occupa di Alitalia: anziche rincorrersi sul terreno del “e’ merito mio”, “no, e’ merito mio” (ammesso che merito ci sia), sarebbe meglio analizzare perche’ siamo arrivati a questo punto critico: “in questa vicenda tutti hanno sbagliato almeno qualcosa, sarebbe una prova di serietà se soprattutto le persone sulle quali incombono i maggiori doveri rinunciassero al gioco della caccia al capro espiatorio“.
E’ comunque sintomatico che ormai solo il settimanale cattolico si possa permettere di esprimere pubblicamente pareri diversi da quelli imperanti, dalla propaganda del governo e dal silenzio dell’opposizione.
Ma anche questo ultimo canale di opposizione sta cadendo nell’oblio: a parte i (per fortuna numerosi) abbonati, chi potra’ conoscere queste posizioni chiare e coraggiose ? TV e giornali, questa volta, si sono ben guardati dal parlarne, come avvenne un mese fa.
Non resta che la rete, non rimaniamo che noi: commentiamo e pubblicizziamo, finche’ si puo’. Ma non ho dubbi che tra un po’ anche questo mezzo verra’ riformato.
E sara’ la fine.