lunedì 14 marzo 2011

Fukushima: allarme ancora alto

Non siamo ancora fuori dall'emergenza per quanto riguarda l'impianto nucleare di Fukushima, duramente colpito dal terremoto, che ha sconvolto il Giappone, e dal successivo tsunami. Anzi, la situazione si sta facendo di ora in ora piu' incerta e pericolosa.
Il contenitore del reattore 1 è esploso sabato mattina, a causa dell'idrogeno prodotto dalle reazioni incontrollate avvenute all'interno del nucleo, surriscaldato dall'avaria all'impianto di raffreddamento.
Oggi è esploso il contenitore del reattore 3, per cause analoghe (vedi foto).
La temperatura delle barre di combustibile nucleare continua a salire, in mancanza del liquido di raffreddamento ed anche il pompaggio di acqua marina per abbassare la temperatura non ha ancora portato ai risultati sperati. In particolare, sembra che all'interno del reattore n.2 il combustibile nucleare abbia già iniziato il processo di fusione.
Una nuvola di vapori radioattivi si sta spostando verso sud, risparmiando per ora la città di Tokio, situata a soli 270 km di distanza.
Intanto, in tutto il mondo le reazioni  a questo disastro sono di tipo diverso. Alcuni stati continuano a confermare i loro programmi nucleari, affermando che è impossibile il ripetersi di una serie di eventi sfortunati come quelli avvenuti in Giappone. Tra questi paesi c'è la Turchia, la Russia (11 centrali in costruzione) e, malauguratamente, anche l'Italia (8 centrali programmate).
Altri, invece, hanno già sospeso, in attesa di ulteriori accertamenti, il cammino per la costruzione di nuove centrali. Uno di questi paesi è la Svizzera.
Anche la Francia mette in dubbio la completezza delle informazioni fin qui rilasciate dalle autorità giapponesi, supponendo la situazione sia molto piu' grave di quanto non venga detto.

Aggiornamento delle ore 18:00: anche la Germania dichiara di non voler proseguire sulla strada del prolungamento del servizio delle centrali piu' vecchie: saranno spente secondo i piani originali.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

nella tragedia delle notizie che arrivano, mi chiedo anche: l'acqua del mare che stanno utilizzando in emergenza per raffreddare questo nucleo dove andrà a finire?

Fabio ha detto...

Credo che nessuno, se non chi sta gestendo la manovra in loco, sia in grado rispondere. Ho trovato sul sito " The Guardian" qualche ipotesi: l'acqua viene ponpata direttamente all'interno del reattore, per raffreddare il materiale fissile. L'alta temperatura provoca la scissione (parziale) di Idrogeno e Ossigeno: l'ossigeno tende ad ossidare i metalli presenti (zinco e altro), mentre l'idrogeno si accumula e deve essere fatto fuoriuscire dal nucleo. L'alta percentuale di idrogeno nel contenitore del reattore è quello che ha provocato le due esplosioni delle costruzioni del reattore 1 e 3.
L'acqua calda che non si scinde rimane nel nucleo e dovrebbe essere pompata fuori, ammesso che il sistema funzioni (cosa peraltro poco probabile). Il sale che rimane all'interno del nucleo si accumula e si deposita e corrode tutto cio' su cui si appoggia. Di conseguenza, il reattore diventa del tutto inservibile per il futuro. In altri termini: i reattori 1, 2 e 3 di Fukushima dovranno essere smantellati !! sono del tutto inservibili per il futuro.

Anonimo ha detto...

Fabio, hai fatto un quadro desolante.
Purtroppo penso che il sale che si deposita all'interno provochi una specie di isolante termico e l'acqua immessa non riescirà più a raffreddare.
Che poi le centrali siano da buttare, questo poco importa, è il danno minore, purtroppo però, penso che la situazione sìa sempre più tragica.
ciao
elio

Fabio ha detto...

Elio, non sono certo, ma a quelle temperature (senz'altro piu' alte di 1000°C) anche il sale cambia stato e non è detto che si depositi ancora.
tieni conto che se è vero che c'è una parziale fusione del combustibile, siamo sopra i 2200°C, temperature a cui fonde l'uranio arricchito.