martedì 26 maggio 2009
Lettera aperta all’onorevole Toia - PD
Pubblico una mia lettera di risposta all’invito al voto che ho ricevuto dall’on. Patrizia Toia, candidata per il PD nella circoscrizione Nord-Ovest per le europee.
Onestamente, mi aspettavo una risposta dall’onorevole, ma non e’ ancora arrivato nulla. Chissa’, magari pubblicandola qui, risponde …
Mi piacerebbe avere i vostri commenti
Ciao
Fabio
===============================Gentilissima Onorevole Toia,
mi permetto di rispondere alla sua lettera del 19 maggio, che ho ricevuto “in nome della comune esperienza nella Margherita”.
Io sono tra quelli che si trovano ancora “in una posizione di attesa”, non avendo aderito al PD, anche se ne seguo da vicino le vicende. Non vi ho aderito perche’ ero (e sono tuttora) molto perplesso della scelta poco coraggiosa fatta a suo tempo per fondarlo, preferendo di fatto quella che e’ stata definita “una fusione fredda” tra Margherita e DS, piuttosto che scegliere con decisione una strada di novita’ e di rinnovamento. La “predestinazione” del segretario scelto con le primarie (Veltroni) non lasciava spazio ad alcuna reale innovazione, ma solo ad una spruzzatina di nuovo, a mascherare la solita cooptazione dall’alto dei co-predestinati.
Tant’e’ vero’ che in giro ci sono sempre le solite facce, a parte qualche sparuto giovinotto o signorina, funzionali ovviamente alla necessita’ di mostrarsi nuovi, come (solo a parole) veniva enunciato.
Rimango percio’ in attesa di novita’, di decisioni, di atti di coraggio da parte del nuovo segretario del PD, Franceschini, (ed eventualmente di chi gli succedera’) prima di fare la mia scelta. Prima o poi dovra’ avvenire qualcosa, perche’, ne sono certo, non ci sono grandi alternative ad una formazione democratica e riformista. Mi permetto anche (e mi scuso fin da ora per la mia presunzione) di suggerire uno slogan, che in questo momento e’ quello che mi parrebbe piu’ adatto per attirare gli attendisti come me: non il trito “yes, we can”, ma piuttosto: “yes, we can do more”. Se poi fosse anche sostenuto dai fatti …
Della sua lettera ho apprezzato la franchezza delle ultime righe ed e’ per questo che ho deciso di scriverle.
Quindi le dico, con altrettanta sincerita’, che non votero per lei.
Per due motivi principali. Il primo perche’ non credo (piu’) ai politici di professione: persone che per tutta, o quasi, la loro vita hanno partecipato ad elezioni, sono stati eletti, hanno gestito la cosa pubblica, hanno percepito stipendi considerevoli. Soprattutto in questi ultimi anni in cui al sistema delle preferenze (o delle primarie di collegio) sono state sostituite le nomine “dall’alto” delle segreterie: i professionisti della politica che eleggono se stessi. Basta, vogliamo facce veramente nuove.
Il secondo motivo e’ un corollario al primo: credo che chi ha fatto politica per almeno vent’anni (gli ultimi vent’anni) nel centro sinistra sia responsabile del disastro civico , politico e democratico in cui siamo ora. Siete stati vicini al potere, siete stati al potere, avete permesso che l’Italia cadesse nel baratro che stiamo sperimentando in questi giorni. La colpa non e’ nostra, di noi elettori, la colpa e’ della classe politica (mi riferisco espressamente al centro-sinistra, dagli altri, si sa, non si puo’ pretendere) che e’
stata al potere dagli anni 80 fino all’anno scorso, fino ai giorni nostri.
Mi scuso se generalizzo, mi scuso se includo anche lei in questa classe politica, ma anche lei ne ha fatto parte, come ricordo e come leggo nella sua biografia.
Percio’, cara Patrizia, non avra’ il mio voto. Io cerchero’ una faccia nuova, ammesso che riesca a trovarla. Oppure, questa volta, “passero”, in attesa di tempi migliori. E credo non sara’ un dramma, almeno per noi elettori, se il PD avra’ qualche deputato in meno in Europa. Forse sara’ piu’ semplice decidere in quale gruppo europeo entrare e forse, ai non eletti, rimarra’ piu’ tempo per pensare. Al loro futuro.
Mi scuso ancora per la franchezza, anche se sono certo l’apprezzera’.
Anche nel mio caso, l’amicizia nei suoi confronti rimane immutata.
Con i saluti piu’ cordiali
Fabio
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PS: spero che questa lettera arrivi nelle sue mani, spero che la sua segreteria non filtri troppo. Per parte mia, se non mi fara’ sapere nulla in contrario, la pubblichero’ nel mio blog. Sara’ l’ennesimo messaggio in bottiglia e, si sa, questo tipo di messaggi servono a mantenere viva la speranza, ma raramente arrivano a destinazione.
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1 commento:
Nonostante le previsioni, e’ arrivata una risposta (per ora interlocutoria), che riporto qui di seguito. Ringrazio pubblicamente l’on. Toia, per la consideraizone, in attesa di poter scambiare con lei dei pareri piu’ circostanziati.
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Gent. Fabio,
ho ricevuto la sua lunga lettera e anche io ho apprezzato la sua franchezza.
Le rispondo non per avere il suo voto, ma per una forma di rispetto che cerco di avere con tutti coloro che mi scrivono.
Vorrei entrare nel merito di quello che mi scrive, ma purtroppo sono assorbita da una micidiale campagna elettorale. Lo farò più avanti.
Le mando solo un saluto cordiale e le voglio assicurare che faccio il possibile perché i messaggi che mi arrivino sono vengano persi.
Patrizia Toia
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