venerdì 6 marzo 2009

Difendiamo le radici ...

Il 22 gennaio 2009, la VII Commissione (Cultura) della Camera dei Deputati ha approvato una ‘risoluzione’ dal titolo: “Salvaguardia della tradizione culturale e spirituale legata al Cristianesimo nelle politiche scolastiche“. Primo firmatario: Garagnani, PdL.

Essa impegna il governo a “far sì che nell’ambito dell’autonomia scolastica, e fatta salva la libertà di insegnamento dei docenti, sia reso esplicitamente obbligatorio nelle indicazioni nazionali il preciso riferimento alla nostra tradizione culturale e spirituale che si riconnette esplicitamente al Cristianesimo“.
Questo impegno per il governo viene da alcune premesse, contenute nella risoluzione, che sono, a dir poco, strampalate. Ecco le piu’ significative:

1. la migrazione extra-comunitaria, l’allargamento dell’Unione europea ai Paesi dell’est Europa ed il progressivo dilatarsi di un certo fondamentalismo islamico chiamano in causa l’Occidente, la sua storia e il suo futuro, strettamente legati alla tradizione cristiana, che ne definisce l’essenza e ne è elemento costitutivo;

2. in questo contesto, non può non destare preoccupazione quella sorta di relativismo culturale e di nichilismo etico che, in nome di una presunta tolleranza e rispetto di tradizioni diverse dalle nostre, non sostiene i presupposti della nostra civiltà, e rischia di omologare tutte le culture in un amalgama indistinto in cui la nostra storia, italiana ed europea, perde di valore;

3. il problema di una legislazione scolastica che, nell’affrontare, in modo graduale e rispettoso dei diritti della persona, il problema dell’integrazione dei cittadini comunitari ed extracomunitari, sappia difendere la tradizione culturale italiana, ed europea, quale si è manifestata nel corso dei secoli, e proporla, evitando denigrazioni o dimenticanze, agli studenti di ogni provenienza culturale;

Votano a favore Lega e PdL, contro il PD (per fortuna! tra l’altro l’intervento di Giovanni Bachelet (PD) merita qualche attenzione).

A parte il fatto che non capisco come una semplice risoluzione di una commissione possa impegnare il Governo, senza diventare una legge dello stato, ma mi chiedo: che stato sarebbe il nostro se venisse approvata una legge come questa ?

In questi atteggiamenti para-leghisti io intravvedo solo una grande dose di ignoranza e di stupidita’, che ci sta lentamente spingendo verso l’isolamento, la chiusura, il muro contro muro.

Poi mi chiedo quale sia questa grande tradizione, questa nostra storia cosi’ importante da proteggere e perpetuare: forse la cultura mafiosa ? la corruzione ed il clientelismo che lor signori amministrano cosi’ attentamente? forse tangentopoli o gli spechi di soldi pubblici? o forse i loro privilegi inattaccabili?

Altro che nichilismo etico e amalgama indistinto, questa e’ una vera e propria emergenza culturale!




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