sabato 14 novembre 2009

Pubblico l'appello di Roberto Saviano al presidente del consiglio


Condivido in pieno l'appello di Roberto Saviano a Berlusconi. Per questo l'ho firmato (qui) e per questo lo pubblico.
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SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.

Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.

ROBERTO SAVIANO


4 commenti:

grandmere ha detto...

L' ho firmato anch' io, anche se so benissimo che non conterà nulla..Grandmere

Edoardo Gentili ha detto...

ciao Fabio grazie a te!ti ho inserito anch'io nel blogroll e nella pagina scambio link!ti seguirò con piacere!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

L'ho firmato ieri sera.

Anonimo ha detto...

Firmato anch'io Fabione......che schifo pero'!!!!! manu