martedì 8 marzo 2011

Eravamo cinque amici al bar ...

Cosi' cantavano i 5 membri dell'Agenzia per la Sicurezza Nucleare, nominati dal Governo, dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo Economico, con la benedizione del Decreto di nomina del Presidente della Repubblica. Purtroppo pero' la foga delle nomine ha fatto scordare qualche dettaglio, come cercare una sede,  un ufficio in cui riunirsi, quindi i primi incontri si fanno al bar, attorno al tavolino come 5 amici qualsiasi.
Peccato che in quelle riunioni si metta nero su bianco (no, non è un latte macchiato) il percorso che l'Agenzia dovrà indicare e controllare per giungere alla rinascita nucleare del nostro Paese.
E' lo stesso Veronesi, presidente dell'Agenzia da poco nominato, a rivelarlo direttamente dal forum del nucleare italiano, dove potremo seguire passo passo tutti gli avvenimenti che riguardano questo infausto ritorno.
Ma chi sono i 5 personaggi che avranno in mano tutte le procedure, le verifiche, i pareri e i controlli sul percorso, per molti aspetti accellerato, che ci condurrà alle centrali atomiche ?
Umberto Veronesi è il Presidente, dicevamo: noto oncologo (e accanito fumatore), presumo esperto di tecniche di indagine di medicina nucleare. Questo deve essere bastato per farlo nominare al ruolo piu' importante dell'era atomica italiana. Ma dubito che conosca le differenze tra un reattore EPR, PWR o BWR. Speriamo si legga almeno Wikipedia.
Le idee molto chiare non le deve avere, visto che a fine febbraio in un'intervista al Corriere disse che "ci sono centinaia di centrali in costruzione al mondo". Peccato che le centrali in costruzioni siano solo 62 (fonte: IAEA), di cui oltre la metà in Cina (27) e in Russia (11), paesi universalmente noti per la libertà di pensiero.
Il secondo amico al bar è Stefano Dambruoso, magistrato e scrittore: forse sarà quello che verbalizzerà le riunioni, perchè per il resto non ne capisco le competenze. Da magistrato si è occupato di indagini di mafia, di anarchici insurrezionalisti, di terrorismo islamico. E questo la dice lunga sui rischi che correremo.
Poi abbiamo Stefano Laporta, vice prefetto e direttore dell'ISPRA, l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. Prima di questo incarico, era Capo di Gabinetto al Ministero delle Pari Opportunità, un'esperienza che mi pare francamente un tantino sprecata.
C'è poi Maurizio Cumo, accademico e scienziato, docente di ingegneria nucleare presso l'università La Sapienza. Finalmente qualcuno che forse ne capisce.
L'ultimo è Marco Ricotti, professore ordinario di Impianti nucleari presso il Politecnico di Milano. E siamo a due. Su cinque.
Non so cosa riusciranno a tirar fuori, ma almeno sono in numero perfetto per giocare a briscola chiamata, gioco che a Milano si chiama "il due": spesso il destino delle cose si capisce dai numeri!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi ha scelto queste persone? E non hanno nemmeno una sede... cominciamo bene.. Ciao!Grandmere

Anonimo ha detto...

Finalmente ho capito come si fa a lasciare i commenti qui. Grandmere

Fabio ha detto...

Grazie Diana ... ma c'era qualcosa che non funzionava? qui non si sa mai, con tutte queste diavolerie ....
La scelta dei 5 spettava: il Presidente al presidente (of course), cioè B.
Poi 2 spettavano al Ministro dell'ambiente e 2 al Ministero dello Sviluppo Economico. A parte Veronesi, che secondo me è una scelta politica: una persona vicino alla sinistra, che ragiona come uno di destra, gli altri due erano comunque in qualche modo dei boiardi di stato, gente che aveva già avuto esperienze varie con gli apparati statali ... ovviamente tutti da quella parte li'.
Ciao e a presto