venerdì 18 marzo 2011

Come neve al sole ...

Dopo i tragici avvenimenti giapponesi, che ancora forse non ci hanno mostrato tutto il male che puo' essere causato dall'energia nucleare, anche l'Italia si accoda alla schiera di quanti, in tutto il mondo, sospendono o rimettono in discussione i piani di sviluppo degli impianti nucleari.
Ha iniziato il sottosegretario Saglia, presente alla seduta finale delle commissioni VIII e X che dovevano esaminare lo schema di Decreto Legislativo n.333 relativo alla procedura di scelta dei siti degli impianti: ha cominciato a dire che solo le Regioni che condivideranno la scelta nucleare ospiteranno gli impianti. che equivale a dire nessuna, stante la situazione attuale.
Concetto ribadito oggi dal ministro Romani. In serata anche una dichiarazione di Veronesi, presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sembra rimettere in discussione il modello di sviluppo scelto per il rientro nell'era atomica.
In ultimo, anche il ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo, si lascia scappare una confidenza subito catturata dall'agenzia Dire: "dobbiamo fermarci, non possiamo rischiare di perdere le elezioni sul nucleare".
Per un motivo o per l'altro, quindi, pare proprio che anche il nostro governo ci stia ripensando. Le motivazioni non sono molto nobili, ma questo non ci stupisce, vista la caratura della nostra classe politica. In ogni caso, quello che conta in questo momento, è il risultato: fermare questa folle corsa verso un modo di sfruttare l'energia dell'atomo che ancora non riusciamo a controllare nel modo dovuto, in piena sicurezza e senza creare problemi piu' grandi di quelli che si vogliono risolvere.

Ora restiamo a vedere se questa intenzione del governo si concretizzerà in azioni certe e chiare o non diventerà solo un modo per far passare un po' di tempo sperando che la gente se ne dimentichi.

L'emergenza quindi non è ancora finita e dobbiamo continuare a parlarne ed a mobilitarci, anche in vista del referendum del prossimo giugno: un plebiscito per il SI sarebbe la vera pietra tombale sulle centrali atomiche, e speriamo questa volta sia per sempre.

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