Mentre su FaceBook si ingrandisce a dismisura il gruppo che protesta per le false notizie date dal TG1 sul processo Mills, il controllore di tutte le televisioni nazionali (mister Berlusconi) è preoccupato.
No, non per il gruppo su FB, di quello si fa un baffo.
E' preoccupato perchè c'e' ancora una piccola isoletta televisiva che sfugge al suo controllo: Specchio, specchio delle mie brame, chi non fa parte del mio reame? e lo specchio fedele pronuncia: La7 di Telecom!
Detto - fatto: prende uno dei suoi fedelissimi e lo piazza, in men che non si dica, sullo scranno piu' strategico di Telecom: la direzione di Telecom Italia Media Broadcasting, cioe' la società che controlla le frequenze ed i ripetitori delle emittenti Telecom (La7 e MTV). Il fortunato prescelto e' Pietro Vigorelli, una carriera a servizio di Mediaset (e di Berlusconi).
Costui, il giorno della vittoria di Berlusconi alle elezioni del 1994, correva esultante per i corridoi di Saxa Rubra (sede RAI, presso cui lavorava allora) avvolto in un una bandiera di Forza Italia. Nel 1997 lascia la RAI e entra in Mediaset, dove ricopre vari incarichi, ultimo dei quali la vicedirezione di Canale 5.
Rimasto escluso dai giri di poltrone RAI nelle ultime nomine governative, viene ora ripescato per stabilire una testa di ponte in Telecom, società che, a piccoli passi e grazie ad accordi limitati ma significativi, sta lentamente entrando a far parte della galassia RAISET.
Quindi, niente da stupirsi se tra un po' anche il telegiornale di La7 comincera' a diffondere il verbo unico di regime.
E tutti vissero felici e contenti.