Ci spiega Michele Ainis, sulla Stampa, che molto spesso la legge si puo' interpretare a proprio uso e consumo, a seconda delle circostanze (non ne avevamo dubbi, in realtà).
Cosi', venendo alle prossime elezioni amministrative, ci saranno una serie di eminenti candidati DI FATTO ineleggibili, ma, per legge (o meglio per la sua interpretazione) tranquillamente in corsa per posizioni prestigiose.
Alcuni esempi.
Formigoni in Lombardia e Errani in Emilia Romagna concluderanno a breve rispettivamente il terzo ed il secondo mandato. Per la legge attuale, non si potrebbero ricandidare. Questo fu stabilito dalla modifica della Costituzione in vigore dal 1999. Ma poiche' la legge attuativa di tale modifica e' datata 2004, i due candidati risultano al primo rinnovo, essendo stati eletti "per la prima volta" (da quando c'e' la nuova legge) nel 2005. Percio', per loro, tutto regolare.
Di fatto, Formigoni governa la Lombardia dal 1995, Errani e' in Emilia dal 1999.
Ma questo e' niente, sentite questa.
La Legge 361 del 1957 vieta il doppio incarico di Parlamentare e di Sindaco, quando quest'ultimo amministri un comune di almeno 20 mila abitanti. Il divieto fu applicato abbastanza rigidamente fino alla XIV legislatura (2001-2005 Berlusconi due), anni in cui qualcuno fece ricorso e la coste costituzionale diede la sua interpretazione: se un sindaco, con piu' di 20 mila cittadini, vuole candidarsi per fare il parlamentare, gli viene vietato (la legge e' chiara) a meno che non si dimetta, ma se succede il contrario, cio' che un parlamentare voglia fare il sindaco, allora e' permesso, perche' nel momento in cui si candida "non e' ancora sindaco", quindi lo puo' fare.
Un caso concreto? Brunetta, che da parlamentare (e ministro) si candida a fare il sindaco di Venezia.
Ma secondo voi, una classe politica di questo tipo, non meriterebbe di essere mandata ai lavori forzati?
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi nemmeno.
1 commento:
Si, ai lavori forzati ma in miniera e senza escort.
Vedresti come cambia in fretta la politica in Italia!
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