venerdì 8 gennaio 2010

Ad Agrigento niente Re Magi: bloccati alla frontiera


E' una notizia ormai di qualche giorno fa, che avevo sentito a RaiNews24, solo ora pero' ho potuto approfondire e ve la voglio riportare.
La Caritas di Agrigento, con il placet del Vescovo, il 5 gennaio scrive un cartello davanti al presepio del Duomo: quest'anno i Re Magi non arriveranno al presepe ed il Bambinello non ricevera' i soliti doni. Colpa della legge italiana, i Magi sono stati bloccati alla frontiera assieme ad altri immigrati.

Una provocazione, come dice il Vescovo, per far meditare i cristiani sui loro comportamenti e atteggiamenti. Un gesto politico, dice la Lega Nord, una iniziativa strampalata di un pastore non in linea con la Chiesa: un uso "improprio e politico del Presepio".

A parte la solita incoerenza dei leghisti (evidentemente solo loro possono usare presepio e crocifisso a loro piacimento, per supportare le loro malsane ideologie), la cosa piu' preoccupante l'ho letta pero' su un blog de "Il Giornale", in cui cittadini scandalizzati inveiscono, alcuni anche a male parole, contro "quella" Chiesa, contro l'iniziativa, contro gli immigrati, contro i "comunisti".

Fa tristezza vedere come un bagaglio di accoglienza, di condivisione, di accettazione, di bontà, che da secoli avevano sempre caratterizzato il popolo italiano, siano stati scialacquati in un batter d'occhio, per colpa di un manipolo di leghisti, sapientemente strumentalizzati da un megalomane brianzolo.
E pensare che questo e' il novello partito dell'amore, mentre gli altri sarebbero i seminatori d'odio.
Non si capisce piu' niente a questo mondo


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