martedì 21 aprile 2009

La Russa non sa quel che dice, ma anche Franceschini qualche volta farebbe meglio a tacere …

Io non riesco a capire perche’ ogni anno si debba litigare sul significato e sulla partecipazione alla ricorrenza del 25 aprile.

L’Italia era o non era sotto il dominio tedesco, che, all’indomani dell’8 settembre 1943, da alleato era diventato il nemico occupante? Reduce da un ventennio di dittatura fascista, occupata dai carri armati tedeschi, l’Italia non era piu’ un paese libero. E giustamente gli italiani migliori, piu’ coraggiosi e idealisti (e fa niente se erano rossi, bianchi, verdi o gialli) presero in mano il loro destino ed il loro paese e combatterono e diedero la vita per liberarlo, un metro alla volta, un giorno alla volta.

Questo dice la Storia. Se La Russa afferma una cosa diversa (”I partigiani rossi meritano rispetto, ma non possono essere celebrati come portatori di libertà“) dice una stronzata. Punto. E quindi non merita di essere ne’ un rappresentante di questa Italia, ne’ tanto meno, un ministro di questa Repubblica. Percio’ farebbe bene innanzi tutto a smentire e poi ad andarsene.

Detto questo, non posso evitare anche un commento sull’errore strategico di Franceschini: come altre volte, il PD sta facendo di tutto per cacciarsi nei pasticci, per mostrare il fianco e farsi colpire stupidamente.

Mi riferisco all’invito fatto a Berlusconi di partecipare alla manifestazione di Milano proprio per il 25 Aprile. Ora, io dico, puo’ il segretario (putativo) di un partito che mira a diventare partito di governo, cadere in un errore cosi’ palese? Berlusconi, che invece e’ piu’ scaltro e spregiudicato, ne approfittera’ immediatamente: verra’ a Milano (o in qualunque altro posto), sara’ subissato dai fischi dalla parte piu’ radicale e intransigente della sinistra, e poi per 4 settimane non fara’ altro che ripetere, in tutte le trasmissioni televisive d’Italia, in piena campagna elettorale, che lui e’ vittima dei comunisti, lui cosi’ buono e volonteroso, cosi’ attivo e accondiscendente.

E, dopo la vetrina del terremoto, via con altri 4 punti di gradimento messi in cascina.

Alla fine del 2007, era stato Veltroni a tendere la mano a Berlusconi per toglierlo dall’angolo in cui l’avevano costretto i suoi stessi alleati. Ora, Franceschini gli porge su un piatto d’argento un’occasione di pubblicita’ gratuita e spettacolare.

Ma quando avremo un leader che fara’ il bene del centro sinistra e non dell’altra parte?


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