Vi segnalo l’ennesimo tentativo del Parlamento di scoraggiare ogni forma di opposizione e di protesta contro le decisioni (governative) che hanno un impatto sulla salute, sull’ambiente, sul paesaggio, sulla qualita’ della vita dei cittadini italiani.
Potete trovare qui il dettaglio della proposta di modifica della legge 8 luglio 1986, n. 349, che stabilisce diritti e doveri che coinvolgono le associazioni ambientaliste in materia di responsabilita’ processuale.
In sintesi, non si limita la liberta’ di fare ricorsi e azioni legali contro grandi opere o cantieri considerati lesivi e dannosi per l’ambiente, ma si introduce il principio che, se tali ricorsi saranno respinti, le associazioni che hanno presentato il ricorso saranno costrette al pagamento di tutte le spese, sia processuali, sia causate dai ritardi ai lavori derivanti dal procedimento di ricorso. In altre parole: la prima volta che una associazione ambientalista fa un ricorso e le va male, viene praticamente annientata dalle spese di risarcimento.
Quindi, il messaggio e’: guardatevi bene dal protestare, perche’ se perdete (e perderete senz’altro) vi facciamo fuori
Mi pare che questo paese assomigli sempre piu’ alla Cina, o alla Russia, o alla Birmania …
Fate girare e diffondete il piu’ possibile !!
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