La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Si parla di libertà personale, quella contrapposta all'arresto, alla detenzione in carcere, non la libertà intesa come diritto fondamentale, che invece era l'oggetto dei precedenti articoli.
E' comunque una materia molto delicata: solo "in casi eccezionali di necessità e urgenza" l'autorità di pubblica sicurezza puo' privare un cittadino della sua libertà. Ma ci deve essere immediatamente la convalida da parte dell'autorità giudiziaria.
Questo è il principio, poi le leggi devono dire quando e come si gestiscono le eccezioni. La Magistratura ha il compito di decidere, sulla base delle leggi fatte dal Parlamento.
Molto spesso si accusano i giudici di comportamenti sbagliati, ma spesso si tratta solo di applicare leggi fatte male. Gli esempi non mancano.
La frase che pero' mi colpisce di più e che per me merita maggior attenzione, è questa: è punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
Gli avvenimenti dei mesi scorsi dovrebbero farci meditare su questo aspetto: le ferite e le echimosi sul corpo del povero Stefano Cucchi ce le abbiamo ancora tutti nella memoria. Era una persona sottoposta a restrizione di libertà, ma, a quanto è affiorato fino ad ora (che dovrà essere confermato da un giusto processo) non gli sono state risparmiate violenze fisiche e forse nemmeno morali.
Il numero enorme di carcerati che giungono al suicidio ci dice anche che molto probabilmente il clima di violenza (almeno psicologica, morale appunto) e' quanto meno diffuso nelle nostre carceri, se non imperante.
Quando lo Stato limita la libertà personale di un cittadino, è come se "prendesse in custodia" questa persona, lo dice anche tutta la terminologia relativa: gli agenti di custodia, un provvedimento di custodia, ...
Perciò, lo Stato deve preservare quel cittadino da ogni evento di violenza, deve provvedere al suo sostentamento, alla sua salute, alla sua integrità di persona. Non credo che sia esattamente quello che avviene. Per tanti motivi: la mancanza di carceri (cioè di soldi), la mancanza di strutture e risorse adeguate. Ma credo che a volte sia anche per questioni molto più gravi: la mancanza di consapevolezza di questo diritto, la voglia di vendetta che serpeggia spesso non solo tra alcuni degli addetti ai lavori, ma anche in noi, cittadini "normali", che ci stupiamo quasi quando vediamo scene di vita carceraria ("ma pensa, in galera hanno perfino la televisione ...", oppure "io li manderei ai lavori forzati in Africa!").
Quindi, anche se non siamo un Paese dove la libertà personale viene negata solo per le proprie idee, come ce ne sono tanti nel mondo, comunque abbiamo ancora molta strada da fare, per arrivare a quel rispetto ed a quella considerazione nei confronti dei cittadini che i nostri Padri costituenti hanno auspicato e concretizzato in queste norme.
1 commento:
Sabato 6 Marzo 2010 a Milano ci sarà una grande manifestazione contro il razzismo, il No Razzismo Day. Una manifestazione per affermare con forza che l’unica razza esistente su questo pianeta è quella umana. I canali ufficiali di informazione non hanno dato nessuno spazio all'iniziativa, e sono quegli stessi che ogni giorno presentano gli stranieri come la causa di tutti i mali che affliggono il nostro paese. Vi chiedo di farvi portatori di questa causa diffondendo il più possibile la notizia ad amici e conoscenti.
Un grazie a questo Blog per l'aiuto e la collaborazione.
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