venerdì 5 marzo 2010

La paninoteca di Brera

Si, avete letto giusto, e' proprio scritto paninoteca di Brera. E non c'entra Milioni, quello che per un panino ha fatto perdere il posto al PDL nella scheda elettorale del Lazio.
In questo caso invece la persona in questione e' Mario Resca, ex AD di McDonald, mentre ora, di mestiere, fa il commissario. Si, il commissario della Pinacoteca di Brera (adesso e' proprio il museo milanese), con un piano di spesa di 50 milioni di Euro.
Questa pero' e' solo una carica accessoria, il principale titolo di tale Resca, e': Direttore Generale per la Valorizzazione del patrimonio artistico. Di fatto un plenipotenziario del Ministero dei Beni culturali. E esperto di panini.

I Beni Culturali erano il Ministero pronto per Bertolaso, fresco di ritorno da Haiti, dove aveva appena acceso una rissa (verbale e diplomatica) con Hillary Clinton. Sgridato pubblicamente da Berlusconi, fu, dallo stesso, candidato alla carica di Ministro, appena tornato in Italia. Appunto il Ministero dei Beni culturali. Come finì, lo sappiamo tutti: scandali e mazzette l'hanno bruciato prima di diventare ministro.

In questi ultimi mesi, pero', il lavoro per ristrutturare la "possibilità di spesa" del ministero e' stato abbondantemente rivisto, secondo il modello "il partito del fare-affari": si e' usata la società ALES (Arte Lavoro e Servizi SPA), quella utilizzata per i lavoratori socialmente utili, controllata dal ministero, cambiandone radicalmente lo statuto. Ora i compiti a cui si dovrà dedidcare sono: "gestione di musei, aree archeologiche e monumentali, biblioteche, archivi, la guardiania, le visite guidate, la biglietteria, il bookshop, la gestione dei centri di ristoro (con somministrazione di alimenti e bevande rivolta ai fruitori dei luoghi della cultura)... la gestione del marchio e dei diritti d' immagine, il supporto tecnicooperativo per le attività di prestiti. L' esercizio di attività di pubblicità e promozione in tutte le sue forme, anche attraverso l' organizzazione di uffici stampa e piani di comunicazione, di mostre, convegni, fiere promozionali, spettacoli e, in generale, di eventi culturali; l'attività di editoria in generale e in particolare la pubblicazione, produzione e coedizione di libri".
Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le competenze, con il vantaggio (già sperimentato più volte e solo saltato all'ultimo momento con Protezione Civile spa) di evitare qualsiasi gara d'appalto, di gestire i soldi pubblici (del ministero, appunto) per regalare forniture e servizi di ogni genere alle imprese amiche.
Con il trucco poi dei commissariamenti, che ormai coprono qualsiasi attività avvenga nella penisola, assegnati agli amici degli amici: Balducci (teatro Petruzzelli: 50 milioni spesi anzichè i 23 pianificati), Nastasi (Maggio Fiorentino e San Carlo di Napoli a cui ha lavorato Gagliardi, quello che sghignazzava la notte del terremoto a L'Aquila) e, appunto, Resca, esperto di panini (e quindi di servizi di refezione, al punto che il New York Times ironizzo' dando la notizia: McCaravaggio e coca, il menu' della Pinacoteca di Brera).

In conclusione, questo e' il quadro che si sta chiarendo un passo alla volta: una cricca di imprese, pronte a correre dappertutto (al prezzo che tanto fisseranno loro stesse), protetti da un'altra cricca di plenipotenziari del ministero, che per poco non finiva nelle mani di Bertolaso, protetto con abile campagna mediatica dal propietario di tutti i media italiani: Berlusconi.
Il tutto sollo lo sguardo santificatorio di Letta.

Nonostante i magistrati di Firenze, minacciati e offesi da Berlusconi, il partito del fare-i-loro-affari non si fermerà.

Tutti i dettagli della storia li trovate qui.


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