Lo chiamano proprio cosi', effetto Dalai Lama.
Si tratta praticamente delle ripercussioni economiche causate ad uno Stato a seguito di visite o incontri ufficiali dei suoi leaders proprio col Dalai Lama. Ripercussioni economiche che si concretizzano in diminuzione di esportazioni verso la Cina, diminuzioni stimate oltre l'8% nei due anni successivi la visita in questione.
L'effetto è stato studiato e quantificato in una ricerca di A.Fuchs e N.Klann, dell'Università di Gottinga (Germania).
I due studiosi, con una serie di tabelle e ricerche molto circostanziate (l'immagine qui sopra è tratta proprio dal loro studio), dimostrano che ogni qual volta il Dalai Lama è stato ricevuto da autorità governative di un paese, la Cina ha applicato a quel paese delle ritorsioni, sotto forma, in ultima analisi, di diminuzione degli ordini e delle merci importate. Lo studio ha preso in considerazione gli anni dal 1991 al 2008 analizzando visite ed esportazioni in 159 Paesi di tutto il mondo.
In realtà questo danno alle esportazioni è riscontrabile solo da quando Hu Jintao, l'attuale Presidente, è salito al vertice del potere cinese e questo percio' conferma quanto tale effetto sia stato effettivamente pensato e venga attuato dalle autorità cinesi.
Tutto cio' la dice lunga, se ne avessimo ancora bisogno, sul grado di libertà che vige in quel Paese, e non solo relativamente alla libertà ed alla democrazia, ma anche semplicemente a livello di mercato e di economia.
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