lunedì 24 novembre 2008

La soluzione alla crisi: spendete !

Credo che il nostro povero paese sia ormai alla frutta.
Siamo ostaggio di una classe politica assolutamente inadeguata per far fronte alle sfide ed ai problemi che dobbiamo affrontare.
Non puo’ il nostro primo ministro chiederci di consumare di piu’: ma che razza di soluzione e’? ma con quali soldi? con quali risorse? ma cosa ne sa, quello li’, del paese reale? e cosa dovremmo consumare? quello che ci dira’ lui, oppure quello che vogliamo, quello che ci pare? prodotti italiani, immagino, in linea con la migliore tradizione autarchica che l’italiano medio ha sempre saputo sfoderare nei momenti di crisi.

Mentre il mondo va dalla parte opposta.

Io da un governo serio mi aspetto iniziative e investimenti che sappiano finalmente individuare la strada che questo paese deve percorrere, che valorizzi le sue specificita’, le sue risorse, le sue ricchezze. Per uscire dalla crisi dobbiamo capire cosa siamo capaci di fare, quale sia la nostra arma vincente, il nostro punto di forza. Penso, ad esempio, semplicemente, al ricchezze artistiche, al turismo. E che dire dell’energia solare, che qui da noi e’ cosi’ abbondante e gratis? ma lo sapete che la meta’ (e’ vero, la meta’!) dei pannelli solari installati AL MONDO e’ in Germania? dove tra pioggia e neve funzionano per meta’ dell’anno? no, noi andiamo a dire che bisogna modificare i parametri di Kyoto, perche’ il nostro povero paese non puo’ permetterseli. Ma vi sembra possibile?

Niente di tutto questo e’ stato fatto, anche prendendo gli ultimi 20 anni. Non e’ piu’ un problema di destra o di sinistra. E’ una classe politica che non e’ in grado di governare l’Italia.

Per questo e’ urgente fondare un movimento nuovo, fatto di persone competenti, come ce ne sono molte nel nostro paese, scelte per la loro bravura, preparazione, serieta’, non solo per la fedelta’ al capo (degli altri, magari, come Villari). Un movimento civico, al di fuori degli schemi bloccati con cui i nostri politici attuali leggono la realta’, un movimento di popolo, che metta al primo posto la rinascita dell’Italia.

Basta politici di professione, che pensano solo a perpetuare la loro poltrona, basta favori ad una classe imprenditoriale capace solo di rischiare con i soldi degli altri, con le protezioni della politica. Basta con una opposizione che non sa nemmeno individuare i problemi, gli basta solo mantenere un equilibrio insignificante quanto ipocrita che mostri la distanza da Berlusconi e da Di Pietro nello stesso tempo.

Basta. Basta. Basta.

Qui, o si fa la nuova Italia, o ce ne andiamo. L’unica vera alternativa e’ la fuga per chi ha un minimo di cervello. E non solo per chi ha vent’anni, ma anche per chi dopo tanto lavoro, sforzi, contributi (economici e non) continua a vedere tutta questa fatica sprecata dai politici che negli ultimi vent’anni hanno governato, solo per difendere le proprie posizioni di potere.
Oppure facciamo un referendum per diventare un “land” della Germania, o una provincia staccata della Svezia. Staremmo senz’altro meglio.

Voglio degli amministratori che pensino a noi, come primo pensiero, e non al proprio tornaconto, successo o futuro. Basta.
C’e’ bisogno di gente nuova, giovane. Via questi babbioni incompetenti e corrotti: ci vogliamo svegliare, finalmente?

Aspetto con fiducia un minimo di segnale da qualcuno. Me lo auguro



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