venerdì 4 dicembre 2009

Nucleare: tre incidenti in un mese


Naturalmente non se parla in tv o sui giornali italiani (se non qualche trafiletto in decima pagina), ma nell'ultimo mese le centrali atomiche in giro per il mondo hanno avuto un bel po' di problemi: nessun disastro, niente morti o feriti, ma il rischio è sempre dietro l'angolo.

Ecco i dettagli.

7 novembre 2009 - Tricastin (Francia - 250 km da Torino): Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, sono state sospese in seguito a un incidente avvenuto durante la ricarica di una parte delle barre di uranio: lo ha annunciato il gruppo Edf in un comunicato. Qui maggiori dettagli. A Tricastin si era verificato a luglio del 2008 un incidente ben piu' grave, con spargimento di uranio radioattivo nelle acque del fiume Rodano, tanto che erano state vietate tutte le attivita' che usavano quell'acqua (pesca, irrigazione, ...).

21 novembre 2009 - Three Mile Island (USA - Pennsylvania): l'allarme per una fuga radioattiva durante un'operazione di manutenzione e' scattato sabato 21 novembre, alle 4 del pomeriggio, nel fabbricato che contiene il reattore n.1, operato da Exelon Nuclear. Il reattore n.1 era fermo dal 26 ottobre, per rifornimento di combustibile e sostituzione del generatore di vapore. Qui i dettagli. 25 addetti all'impianto sono stati sottoposti a controlli e accertamenti, solo uno sembra aver ricevuto una dose di radiazioni di 16 millirem, molto inferiore ai 2000 millirem massimi ricevibili in un anno (secondo gli standard di Exelon Nuclear). Three Mile Island fu teatro del piu' grave incidente nucleare in territorio americano, con la parziale fusione del reattore n.2, nel 1979, che da allora non fu piu' rimesso in servizio.

1 dicembre 2009 - Cruas (nella foto - Francia - sempre 250 km da Torino): il reattore n.4 dell'impianto di Cruas, gestito da EDF, si e' automaticamente spento per un problema all'impianto di raffreddamento, dovuto probabilmente ai detriti trasportati dal fiume Rodano dopo il nubifragio che si era abbattuto sulla zona. I detriti hanno parzialmente impedito l'accesso dell'acqua dal fiume, usata per il raffreddamento, facendo scattare l'allarme e l'automatico spegnimento del reattore. Non c'e' stata nessuna fuga di materiale radioattivo. Qui ulteriori dettagli.

Indubbiamente sono stati tutti incidenti gestiti, forse, correttamente e che non hanno provocato danni irreparabili. Pero' cio' non toglie che questa tecnologia, per quanto si cerchi di prevedere ogni possibile evento e situazione, ha sempre una certa dose di casualità e di imprevedibilità. E ogni incidente nucleare ha delle conseguenze pesanti sulla popolazione e sull'ambiente circostante, che dura per millenni. Vale la pena rischiare?
Che poi di queste cose in Italia non si parli, non si venga informati, dimostra quanto i media nostrani siano manipolati e strumentalizzati.
Per fortuna c'e' la rete.



5 commenti:

mottarello76 ha detto...

Nel frattempo gli incidenti nelle centrali in cui si fa uso dei combustibili fossili hanno provocato oltre 15.000 morti e perfino il sicuro ed ecologico idroelettrico ne ha causati 4.000. Se il nucleare avesse avuto lo stesso numero di vittime delle altre fonti energetiche la sua utilizzazione come fonte di energia sarebbe finita da un pezzo.

Fabio ha detto...

Infatti, e' ora di andare verso forme di produzione di energia pulite e rinnovabili.
Per quanto riguarda l'idroelettrico, ti riferisci per caso al Vajont? e' ovvio che contro la stupidita' o la malafede umana non c'e' rimedio, ma la differenza e' che i danni causati dal nucleare perdurano per anni e anni, contaminando intere zone e rendendole inabitabili (vedi Cernobyil), attenuando forse alcuni problemi (anzi, solo uno: la produzione di CO2), ma causandone altri (le scorie, il riscaldamento di fiumi e ambiente, ...)

Anonimo ha detto...

non credo che si riferisca al vajont, credo che si riferisca a tutti i morti sul lavoro per la costruzione di centrali idro, a centrali idroelettriche crollate (l'ultima in russia) ed ai costi in vite umane dell'estrazione di carbone ed agli incidenti che avvengono sui gasdotti e oleodotti

Anonimo ha detto...

E pensare che voglio fare le centrali in Italia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Guarda che il nucleare é sicuro lo dice il Cav... sic.....