L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo
Questo articolo si potrebbe intitolare: della guerra e dell’ONU.
Su entrambi i fronti, la strada fatta e’ moltissima, ma spesso viene da pensare che siamo sempre al punto di partenza: le guerre continuano (alcune vedono anche la nostra partecipazione, in un modo o nell’altro), l’ONU e’ quasi sempre impotente, almeno quando sono direttamente coinvolti i grandi della Terra.
Il rifiuto della guerra per risolvere le controversie tra i popoli deve diventare principio fondamentale per la politica estera del nostro paese: non solo non si deve partecipare, ma vanno condannate chiaramente anche le guerre degli altri, anche se sono nostri amici, come si diceva qualche tempo fa, senza se e senza ma.
Purtroppo, sappiamo tutti che non e’ cosi’. L’organizzazione principale per risolvere le controversie internazionali, inoltre, l’ONU, e’ spesso ostaggio dei veti incrociati dei grandi, che ne svuotano la funzione e il significato.
Sembrava che gli anni 90 ci stessero incamminando verso un mondo piu’ ragionevole, meno guerrafondaio. L’inizio del nuovo millennio, invece, e le cronache di questi ultimi mesi lo confermano molto chiaramente, ci sta riportando indietro di decenni, sembra che niente sia cambiato.
2 commenti:
E a proposito di oscurantismo....scusa non vorrei infierire MA. Leggo sull'Espresso che il 17 Dicembre ultimo scorso la Protezione Civile italiana e' diventata una Spa.
E' uno scherzo vero? Di pessimo gusto ma dimmi che e' uno scherzo ti prego! Manu
No Manu, non e' uno scherzo, ho letto anch'io.
Cosa possiamo fare per smascherarlo?
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