domenica 27 dicembre 2009

Azione di governo e valori cristiani

Bene ha fatto il presidente berlusconi a ricordare al Papa (in un messaggio privato, subito diffuso dall'ANSA), che l'azione di governo e' stata sempre improntata ai valori del cristianesimo.
Infatti non se n'era accorto nessuno.

Ora pero' mi viene spontaneo chiedermi: quali, tra i provvedimenti degli ultimi mesi, e' il piu' allineato con tali valori? forse lo scudo fiscale, che ripulisce i capitali neri sottratti alla giusta tassazione?
forse la legge che istituisce il reato di immigrazione clandestina e punisce una persona solo per il suo "essere" straniero?
Forse il lodo Alfano, che stabilisce la disuguaglianza di alcune persone di fronte alla legge?
O forse le generose signorine che hanno frequentato la casa dell'imperatore: erano li' per il catechismo?

Forse il cristianesimo in cui sono cresciuto io, ed in cui credo, non è la stessa religione a cui si riferiva berlusconi. Credo sia l'unica spiegazione possibile.



giovedì 24 dicembre 2009

Un augurio per il nuovo anno


A tutti quelli che passeranno di qui, oggi, domani e nei prossimi giorni.
A chi ci passa regolarmente, tutti i giorni.
A chi ci passa di rado o per caso.
Ed anche a chi non ci passa mai (e quindi non sa cosa perde!):
il mio augurio di buon Natale e Felice anno 2010.

Auguro a tutti, per questo Natale e per l'anno nuovo, di sperimentare la Pace, quella con la "P" maiuscola. La Pace e' come un grande albero, chiede tempo per crescere, ha bisogno di sostentamento e di protezione, all'inizio. Ma poi ritorna quello che ha ricevuto con grande abbondanza.
La Pace e' un grande albero che affonda le sue radici nella Giustizia e senza di questa non e' possibile nemmeno la prima.
Percio', se vogliamo la Pace, dobbiamo costruire la Giustizia, dobbiamo fare in modo che essa diventi la norma, l'unica possibilità, il nostro obiettivo.

Non c'è Pace senza Giustizia e, tanto o poco, la Giustizia dipende anche da noi, da ciascuno di noi.
Per il 2010 auguro a tutti, ma proprio a tutti, di dare il meglio di sè per costruire la Giustizia.
E sarà Pace per gli uomini di buona volontà ...



martedì 22 dicembre 2009

La Costituzione: ARTICOLO 11 - Il ripudio della guerra

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo


Questo articolo si potrebbe intitolare: della guerra e dell’ONU.
Su entrambi i fronti, la strada fatta e’ moltissima, ma spesso viene da pensare che siamo sempre al punto di partenza: le guerre continuano (alcune vedono anche la nostra partecipazione, in un modo o nell’altro), l’ONU e’ quasi sempre impotente, almeno quando sono direttamente coinvolti i grandi della Terra.

Il rifiuto della guerra per risolvere le controversie tra i popoli deve diventare principio fondamentale per la politica estera del nostro paese: non solo non si deve partecipare, ma vanno condannate chiaramente anche le guerre degli altri, anche se sono nostri amici, come si diceva qualche tempo fa, senza se e senza ma.

Purtroppo, sappiamo tutti che non e’ cosi’. L’organizzazione principale per risolvere le controversie internazionali, inoltre, l’ONU, e’ spesso ostaggio dei veti incrociati dei grandi, che ne svuotano la funzione e il significato.
Sembrava che gli anni 90 ci stessero incamminando verso un mondo piu’ ragionevole, meno guerrafondaio. L’inizio del nuovo millennio, invece, e le cronache di questi ultimi mesi lo confermano molto chiaramente, ci sta riportando indietro di decenni, sembra che niente sia cambiato.


lunedì 21 dicembre 2009

Nell'ottava dell'aggressione

Ricorreva ieri l'ottava dall'aggressione a Berlusconi.
E' stata una settimana molto significativa, per capire come vanno le cose qui da noi.

Primo. La gestione mediatica dell'evento ha sortito gli effetti attesi: la popolarità del premier aumenta (Repubblica gli da' 4 punti in piu'), Di Pietro cade (-6 punti), Governo e gli altri partiti sostanzialmente stabili. Quindi, le trombe di regime hanno fatto il loro dovere: Cicchitto, Minzolini, Fede, l'odio, l'amore, il mandante morale, ... Era atteso, niente di eclatante, anzi, personalmente mi aspettavo anche di più.

Secondo. Nella settimana appena conclusa, si e' votata la finanziaria alla Camera: voto di fiducia n. 27, nessuna discussione, deputati strettamente nelle mani dell'esecutivo, alla faccia della "libertà" così abbondantemente sbandierata. Un altro provvedimento allegato alla finanziaria: lo scudo fiscale rinnovato fino ad aprile del prossimo anno, forse non tutti avevano fatto in tempo a lavare i loro capitali sporchi, oppure qualche rata delle entrate illecite di qualcuno scadeva a Natale e non si voleva perderla. Di cosa ci meravigliamo? nel paese che ha inventato le indulgenze plenarie a pagamento, lo scudo tremontiano e' peccatuccio veniale.

Terzo. E' stata questa anche la settimana del summit di Copenhagen, per un accordo che potesse salvare il pianeta da ben peggiori disastri ecologici. Fallimento quasi completo, per la sfuggente volontà a fare qualcosa di concreto da parte dei paesi piu' ricchi. L'Europa ha brillato per la sua vacuità, forse facendo la gioia dei detrattori del Trattato di Lisbona. Ma tra gli europei, ha brillato ancor piu' l'insignificanza della partecipazione italiana, anzi sono quasi convinto che non ci sia andato nessuno del nostro governo, comunque l'effetto e' stato quello.
Mi piace pero' sottolineare come la copertura mediatica delle nostre TV sia stata quanto mai assente e fuorviante: se si e' parlato dell'evento, è stato solo per far vedere i manifestanti che protestavano e che combattevano con la polizia. Come a dire: i soliti comunisti che si preoccupano di stronzate. Ma quale riscaldamento del pianeta, quali emissioni di gas serra: noi qui avevamo ben altro (re) Sole malato, questo è un reale problema per la sicurezza ed il futuro dei cittadini italiani. E come spesso accade, ci sono cascati tutti, anche giornali e personaggi da cui ci aspetteremmo di più.

Mi auguro che il freddo di questi giorni ottenga un duplice effetto: da un lato raffreddi i bollenti spiriti di qualche scriteriato parlamentare che usa le parole come un souvenir del Duomo, dall'altro che qualche mammut baffuto si trovi così a suo agio in questo clima glaciale, da chiedere l'ibernazione perenne.

Non ci resta che sperare.

martedì 15 dicembre 2009

sabato 12 dicembre 2009

La classifica dei capi di governo europei - Eurotribune


Il quotidiano economico francese "La Tribune" ha pubblicato la classifica 2009 dei capi di governo europei.
La classifica e' stilata da un gruppo di giornalisti (sono elencati in fondo all'articolo citato) delle principali testate ed agenzie di news europee (c'e' un solo italiano nel gruppo, Lorenzo Consoli, di ApCom), sulla base di 4 criteri: capacità di leadership, spirito di gruppo, sincerità dell'impegno europeo e risposta alle grandi sfide dell'anno (clima, trattato di Lisbona, mercato interno ed uscita di crisi).

Ebbene, il vincitore, quest'anno, e' risultato il primo ministro svedese, Fredrik Reinfeldt, quasi sconosciuto 6 mesi fa, ora, con la presidenza dell'Unione Europea dal prossimo luglio, destinato a ricoprire un ruolo determinante.
Il francese Sarkosy, primo l'anno scorso, e' precipitato al nono posto, mentre Gordon Brown, terzo nel 2008, ora è addirittura 21°.

Al secondo posto sale il primo ministro lussemburghese, Jean-Claude Junker, mentre Angela Merkel e' terza. Poi via via tutti gli altri.

Scommetto che vi chiederete come si e' classificato il nostro. A suo favore, c'e' da dire che non ha perso posizioni, e' rimasto stabile come l'anno scorso. Forse solo perche' ... e' sempre all'ultimo posto. Pensate che prima di lui vengono lo spagnolo Zapatero (ottavo - chissà come brucia al nostro), il greco Papandreu (22°, forse per le finanze allo sbando e le violenze quotidiane per le strade di Atene), perfino il rumeno Basescu (26°). E poi lo sloveno Pahor (e chi l'ha mai sentito?), l'Estonia, la Lituania, l'Ungheria, ... tutti prima di Berlusconi.

Questo la dice lunga sulla credibilità europea di cui gode il caro Silvio.
Ma si sa, questi giornalisti non sono altro che una banda di comunisti ...




Minzolini: un metodo infallibile per capire chi mente e chi dice la verità

Chi stasera ha visto il TG1 (io non lo faccio piu' da tempo) ha potuto assistere all'ennesimo esempio di mala-informazione: Minzolini, direttore del TG1, nominato in quella posizione dall'imperatore, ha sciorinato una tesi che qualunque persona, dotata di media intelligenza, capisce essere sballata.
Quando parlava Spatuzza, venedi' scorso, accusando Berlusconi e Dell'Utri, era tutto falso, perche' Spatuzza e' un pluriomicida stragista mafioso pseudo pentito. Oggi, invece, Filippo Graviano, mafioso, incercerato, nonchè capo di Spatuzza e tuttora capo dell'organizzazione mafiosa, anche se in carcere, e' un galantuomo, perchè ha smentito Spatuzza, ha detto che non ha mai avuto a che fare o conosciuto Berlusconi e Dell'Utri: lui si, dice la verità.

Minzolini, se tu hai venduto la tua intelligenza al signor B., pensi che sia lo stesso per tutti gli italiani? perche' uno dovrebbe credere che quello che dici è vero? ma non ti vergogni ad offenderci con simili volgarità? quando avrai il pudore di dimetterti e di andare a zappare la terra, unico lavoro alla tua altezza?
Minzolini, vattene e smettila di sperperare i nostri soldi con il tuo telegiornale venduto al potere.

Vergogna! vergogna! vergogna!

Per chi lo stomaco di riverlo, puo' trovare tutto qui.



mercoledì 9 dicembre 2009

Pippo e Paperino, oppio dei popoli

La cosa sarebbe sfuggita ai piu', ma quando Aldo Grasso l'ha ipotizzata sul Corriere di oggi (9 dicembre), molti hanno fatto mente locale: perchè venerdi scorso la consueta puntata di "L'era glaciale", condotta da Daria Bignardi, non e' andata in onda alla solita ora (le 23 - su RAI DUE), ma e' iniziata a mezzanotte, preceduta da 50 minuti di cartoni animati di Pippo e Paperino? le spiegazioni della RAI sono generiche e inutili, parlano di problemi tecnici. Sara'.
Fatto sta che, andando a vedere chi c'era come ospite di Daria, si scopre una Fiorella Mannoia che, apertamente provocata dalla conduttrice, non si trattiene dall'affermare che il governo attuale e' brutto e non lo voterebbe mai. Piuttosto voterebbe per Fini, se facesse quello che molti si aspettano da lui.
Si sa che a pensar male si fa peccato, ma si indovina, viene spontaneo ipotizzare un tentativo di ritardare e nascondere le critiche all'imperatore, soprattutto quando queste vengono da persone intelligenti e con un certo seguito.

Un'altro fatto che invece non e' proprio sfuggito alla mia amica Manuela, che vive in Florida e si tiene in contatto con l'Italia e con quello che avviene qui proprio guardando i programmi di RAI INTERNATIONAL (ora RAI ITALIA), trasmessi in tutto il mondo ed anche laggiu'. Un unico canale, tra l'altro a pagamento (10 dollari al mese, mi pare) che trasmette a tutte le ore, pescando i programmi principalmente da due soli palinsesti della RAI (RAI1 e RAI2, quasi niente RAI3, tolto "Un posto al sole"). Inoltre, "Porta a Porta", "Don Matteo", il "Medico in famiglia" o il telegiornale di RAI UNO vanno sempre in onda all'ora di cena (americana, attorno alle 18), mentre Ballaro', Report o Anno Zero sono previsti nel palinsesto (ad orari quasi normali), ma poi vengono costantemente rimandati e spostati: la puntata di Ballaro' di settimana scorsa e' stata trasmessa alle due del pomeriggio, Anno Zero a notte fonda, Report mai ...
Basta andare qui per vedere come non venga mai previsto alcun programma di RAI 3, le notizie sono solo TG1 e TG2, Anno Zero e' programmato per venerdi alle 14 (ora della costa est degli USA) e via di seguito.
Il tutto comunque con una AVVERTENZA: i programmi indicati sono suscettibili di variazioni. Vi consigliamo pertanto di controllare giorno per giorno gli orari definitivi. Modo elegante per dire: se qualcosa salta, ve l'avevamo detto.

Angeletti, segretario della UIL, ospite di Ballaro' nella puntata di ieri sera (martedi' 8), ad un certo punto ha detto: non e' vero che la gente vota Berlusconi perche' i media nascondono le opposizioni e fanno solo vedere le cose positive, la gente lo sostiene e lo sceglie perchè vede cio' che il governo fa, la gente vuole "il fare", ama i governi che fanno molto per il loro paese.

Anche Angeletti avra' guardato Pippo e Paperino l'altra sera, preferendoli alla Bignardi?


martedì 8 dicembre 2009

La Costituzione: ARTICOLO 10 - I nostri diritti sono i diritti di tutti

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. (*)


La difesa dei diritti fondamentali della persona si allarga, con questo articolo, a tutti gli individui, superando i confini della nostra nazione e guardando a tutto il mondo.

Non puo’ non colpire la modernita’ e l’attualita’ di questo articolo, pensando a quanto sta succedendo in questi mesi nel nostro paese, soprattutto in riferimento al nuovo reato, di "condizione" e non di "azione", come il reato di "clandestinità".

Se assieme alle “liberta’ democratiche” ci mettiamo anche il diritto a non morir di fame, il diritto ad una vita minimamente dignitosa, il diritto al lavoro, ne viene fuori che un paese ricco e sprecone come il nostro non puo’ chiudere la porta in faccia a chi sta infinitamente peggio di noi.

Se c’e’ una “emergenza immigrazione”, e’ semplicemente perche’ c’e’ una emergenza poverta’, una emergenza liberta’, una emergenza sottosviluppo in troppi paesi di questo nostro ingiusto pianeta.

NOTE:

(*) La legge costituzionale 21 giugno 1967, n. 1, ha disposto che l’ultimo comma dell’art. 10 e l’ultimo comma dell’art. 26 della Costituzione non si applicano ai delitti di genocidio.


venerdì 4 dicembre 2009

Nucleare: tre incidenti in un mese


Naturalmente non se parla in tv o sui giornali italiani (se non qualche trafiletto in decima pagina), ma nell'ultimo mese le centrali atomiche in giro per il mondo hanno avuto un bel po' di problemi: nessun disastro, niente morti o feriti, ma il rischio è sempre dietro l'angolo.

Ecco i dettagli.

7 novembre 2009 - Tricastin (Francia - 250 km da Torino): Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, sono state sospese in seguito a un incidente avvenuto durante la ricarica di una parte delle barre di uranio: lo ha annunciato il gruppo Edf in un comunicato. Qui maggiori dettagli. A Tricastin si era verificato a luglio del 2008 un incidente ben piu' grave, con spargimento di uranio radioattivo nelle acque del fiume Rodano, tanto che erano state vietate tutte le attivita' che usavano quell'acqua (pesca, irrigazione, ...).

21 novembre 2009 - Three Mile Island (USA - Pennsylvania): l'allarme per una fuga radioattiva durante un'operazione di manutenzione e' scattato sabato 21 novembre, alle 4 del pomeriggio, nel fabbricato che contiene il reattore n.1, operato da Exelon Nuclear. Il reattore n.1 era fermo dal 26 ottobre, per rifornimento di combustibile e sostituzione del generatore di vapore. Qui i dettagli. 25 addetti all'impianto sono stati sottoposti a controlli e accertamenti, solo uno sembra aver ricevuto una dose di radiazioni di 16 millirem, molto inferiore ai 2000 millirem massimi ricevibili in un anno (secondo gli standard di Exelon Nuclear). Three Mile Island fu teatro del piu' grave incidente nucleare in territorio americano, con la parziale fusione del reattore n.2, nel 1979, che da allora non fu piu' rimesso in servizio.

1 dicembre 2009 - Cruas (nella foto - Francia - sempre 250 km da Torino): il reattore n.4 dell'impianto di Cruas, gestito da EDF, si e' automaticamente spento per un problema all'impianto di raffreddamento, dovuto probabilmente ai detriti trasportati dal fiume Rodano dopo il nubifragio che si era abbattuto sulla zona. I detriti hanno parzialmente impedito l'accesso dell'acqua dal fiume, usata per il raffreddamento, facendo scattare l'allarme e l'automatico spegnimento del reattore. Non c'e' stata nessuna fuga di materiale radioattivo. Qui ulteriori dettagli.

Indubbiamente sono stati tutti incidenti gestiti, forse, correttamente e che non hanno provocato danni irreparabili. Pero' cio' non toglie che questa tecnologia, per quanto si cerchi di prevedere ogni possibile evento e situazione, ha sempre una certa dose di casualità e di imprevedibilità. E ogni incidente nucleare ha delle conseguenze pesanti sulla popolazione e sull'ambiente circostante, che dura per millenni. Vale la pena rischiare?
Che poi di queste cose in Italia non si parli, non si venga informati, dimostra quanto i media nostrani siano manipolati e strumentalizzati.
Per fortuna c'e' la rete.



mercoledì 2 dicembre 2009

Se questo è un Nobel


Il nobel per la pace attribuito al presidente Obama aveva fatto discutere: gliel'hanno dato per i meriti passati o per quelli futuri? in effetti, pur dopo le nobili intenzioni più volte proclamate in campagna elettorale e nei primi discorsi pubblici da Presidente, non sembrava ci fossero reali azioni, concrete decisioni che giustificassero il premio.
Anche se la speranza e' sempre dura a morire e le aspettative erano moltissime.

Il discorso di ieri, in cui Obama comunica la sua decisione di inviare altri 30 mila soldati in Afganistan, e' stato percio' una specie di doccia fredda, anche se diffusamente attesa e preannunciata.

A questo punto, pur capendo molte delle ragioni addotte dal Presidente americano, la delusione e' forte e il pensiero "sono tutti uguali" non e', purtroppo, fuori luogo.

Le speranze che la gente riponeva in Obama sono molto ben espresse in questa lettera aperta che Michael Moore, regista e fiero oppositore di George W. Bush, nonche' aperto sostenitore di Obama in campagna elettorale. La lettera e' stata scritta due giorni fa, cioè prima del discorso di Obama, percio' cerca ancora di convincere il presidente a rinunciare a questa sua infelice decisione. Purtroppo, sappiamo com'è finita e avremo presto modo di capire se aveva ragione Moore.

Il punto per me più azzeccato e' quando Moore dice: "con questo annuncio [di aumentare le truppe] lei farà la peggiore cosa possibile: distruggere i sogni e le speranze che milioni di persone avevano riposto in lei. Con questo discorso lei trasformerà una moltitudine di giovani che è stata la spina dorsale della sua campagna elettorale, in una moltitudine di cinici disillusi. Lei rendera' vera una paura che loro avevano sempre avuto: che i politici, in fondo, sono tutti uguali. Per favore, non faccia questo".

E conclude: "Basta! Basta! Basta! per amore delle vite dei soldati americani e dei civili afgani, basta. Per amore della sua presidenza, della speranza e del futuro del nostro Paese, basta. Per amor di Dio, basta."

La lettera di Moore non e' bastata e Obama ha deciso e annunciato di mandare 30 mila soldati in più, chiedendone altri anche agli alleati NATO (e quindi anche all'Italia).

Non e' questo ciò che ci aspettavano da un premio Nobel per la Pace. Non e' questo ciò che ci aspettiamo dal nostro governo.