venerdì 17 luglio 2009

Francia o Spagna, purche' se magna

Non bastavano le lamentele di Mastella (ora euro-deputato del PDL) per i rimborsi troppo bassi (295€ al giorno per solo vitto e alloggio, piu' 5.700€ NETTI al mese come stipendio, piu' circa 21 mila € di rimborsi e indennita' di segreteria) dei parlamentari europei. Naturalmente lui era abituato a ben altro stipendio.

Ora si aggiungono alla lista dei lamenti anche gli ex-senatori della Repubblica, che scrivono a Schifani e lo attaccano per avergli cancellato i rimborsi ai viaggi di cui costoro continuavano a godere: dal 2010, basta viaggi gratis, ognuno si paghi i suoi aerei, treni, telepass. Un totale di 1.7 milioni di € di risparmio, forse non tanto in assoluto, ma molto significativo.
Gli ex-senatori non sono d'accordo, anche perche' il taglio non colpisce tutti gli ex, esclude quelli dell'ultima e penultima legislatura. Un'ingiustizia, a sentir loro, una discriminazione (sono d'accordo: perche' non toglierli a tutti?).

Naturalmente, come accade spesso su temi di questo genere, destra e sinistra trovano le "larghe intese", non c'e' distinzione di schieramento: il coro dei lamenti raccoglie voci da ogni direzione. Ci sono gli ex-PCI, gli ex-FI, socialisti perenni, ma i piu' numerosi (forse solo per motivi storici, o forse di abitudine) sono gli ex-DC.
L'affermazione degna di maggior nota, pero', e' quella conclusiva: nel tentativo di convincere gli attuali senatori a riconsiderare la loro decisione, concludono con "ci rivolgiamo a voi senatori affinché sia mantenuto quel vincolo di solidarietà che ha sempre legato i colleghi di ieri e oggi". In altre parole: ricordatevi che domani anche voi sarete degli EX.



mercoledì 15 luglio 2009

SCUDO FISCALE: INGIUSTIZIA DI STATO

La vera immoralità di questo pease non sono le anomale frequentazioni amorose del presidente del consiglio, ma piuttosto le leggi ed i provvedimenti che favoriscono i truffatori, gli evasori, i delinquenti.
Questo scudo fiscale e' una profonda ingiustizia, un messaggio forte e chiaro che ad essere onesti non ci si guadagna niente. Se sei un evasore, se non paghi le tasse e nascondi i tuoi guadagni all'estero, non preoccuparti, non c'e niente di male, ti perdoniamo. Per sempre.

Grandi e piccoli imprenditori brindano al provvedimento, mentre la povera gente non ha i soldi per arrivare a fine mese.
E' giustizia, questa, per voi? e' cosi' che si rimette in piedi un paese prostrato da scandali, truffe, imbrogli e corruzioni di ogni tipo?
Il tutto nel piu' totale silenzio da parte della stampa e della televisione (alla faccia del servizio pubblico).
Mi piacerebbe sentire alta la voce della poca opposizione rimasta per denunciare questo scandalo, per gridare a tutti che e' ora di finirla: questo governo si deve dimettere

martedì 14 luglio 2009

DIRITTO ALLA RETE


Questo blog aderisce allo sciopero dei blog, indetto per il 14 luglio per protestare contro il DDL Alfano sulle Intercettazioni, che limita la liberta' dei bloggers.
Vai al link della campagna: qui

lunedì 13 luglio 2009

Questione di feeling


Premetto: è solo una mia personale valutazione, basata sulla percezione che ho e che raccolgo in giro. La mia impressione è questa: il momento positivo che per alcune settimane si e' respirato attorno al PD, e' finito. Siamo gia' tornati al grigiore ed al distacco che si respiravano un anno fa, dopo le elezioni perse a maggio dell'anno scorso.
I motivi sono, a mio parere, molteplici.

Il primo, e forse il piu' grave, e' il tentativo in corso da parte dell'apparato, dei maggiorenti, dei capi corrente, di rimettere le mani sul partito e bloccare sul nascere ogni possibile esplosione di popolarita' (e quindi di carriera) da parte delle nuove leve, sulla spinta del successo elettorale alle Europee. L'esempio piu' eclatante di questa manovra e' il "fenomeno" Debora Serracchiani: la montagna di preferenze (piu' di Berlusconi!) ottenute dalla simpatica ragazza, guadagnate una ad una con la mobilitazione dei social network, deve aver terrorizzato molti della Direzione romana, che non hanno esitato a criticare e biasimare la stessa Debora ad ogni piccola gaffe (o presunta tale), in modo da metterne in discussione fin da subito l'esperienza e la capacita' di leadership (del partito). Il fenomeno Serracchiani si e' sgonfiato in un giorno, piu' o meno il tempo che aveva impiegato ad esplodere.
Lo stesso trattamento e' stato riservato agli altri che hanno osato, dal basso della loro inesperienza, sfidare le alte sfere nella corsa alla segreteria: Adinolfi - nemmeno citato tra i contendenti - e Marino - la questione morale, da lui sollevata, e' tacciata come "offensiva" per l'intero partito - ne sono le vittime.
Questo dimostra come sia praticamente impossibile tentare di "rivoluzionare" i criteri, i valori, i metodi imposti dal partito. L'unico rinnovamento possibile e' quello deciso dall'alto ed avviene esclusivamente cooptando "qualche giovane" per posizioni di visibilità. Come dire: una mano di vernice fresca e la carrozzeria e' come nuova.

Altro punto. Si continua a discutere dell'opportunita' di aprire le primarie a tutti i potenziali elettori del PD, non solo agli iscritti. Questo punto e' per ora previsto dallo Statuto vigente, ma continuare ad affermare il contrario, da parte di alcuni big del partito, la dice lunga di quanto sia ancora lontano l'obiettivo principale enunciato a suo tempo dai fondatori, che aveva ispirato anche il suddetto statuto: un partito largamente popolare e veramente democratico. Finche' non si accettera', senza continue discussioni, questo principio base della democrazia diretta (almeno all'interno del piu' importante partito della sinistra), non si andra' da nessuna parte.
Quello che, a mio modesto avviso, si continua a non capire, e' che il PD ha bisogno di 20 milioni di voti, se vuole veramente vincere e governare, quindi le 20 o 30 mila tessere, che ogni maggiorente controlla (e che vorrebbe far pesare sempre di piu') non servono a niente, se non ad allontanare dal partito tutti quelli che non vogliono piu' continuare a ragionare in termini di correnti e tesserati. O si cambia veramente, oppure il PD e' destinato ad un lento, inesorabile declino, elezione dopo elezione, spegnendo ogni rigurgito di novità ed ogni speranza di cambiamento.

Infine, e' di queste ore la notizia che Beppe Grillo si iscriverà al PD e si presenterà come candidato segretario. Apriti cielo: da ogni livello e rango del PD ogni sorta di improperi e critiche al comico genovese (unica eccezione: il candidato Marino). Quella di Grillo e' forse una provocazione, ma, come dice, "voler presentare una alternativa al nulla" dovrebbe suonare come un campanello d'allarme per tutti i dirigenti e militanti del partito. Se non gli si vogliono attribuire competenze politiche (almeno nel senso a cui quelli del PD sono abituati), gli si deve almeno riconoscere un certo fiuto e la capacità di parlare e farsi capire dalla gente. Chiudergli in faccia la porta e rifiutare ogni confronto (e magari rifiutargli anche la tessera) potrebbe rivelarsi, oltre che miope - politicamente parlando - addirittura controproducente.

Io mi auguro che il dibattito del congresso e la campagna per le primarie metta in luce e faccia prevalere quegli elementi di novità e di cambiamento di rotta che molte persone, soprattutto tra quelle che hanno partecipato alle primarie per Prodi ed a quelle per Veltroni, si attendono almeno da qualcuno dei candidati. Solo se il partito riuscirà ad uscire dalla logica delle tessere ed a trasformarsi in una piattaforma per il confronto, la discussione, la realizzazione di idee, aperto anche ai contributi di altri soggetti del centro-sinistra, solo se si dimostrerà attento a quelle persone che nonostante tutto continuano a sperare in una politica trasparente, onesta, disinteressata, solo cosi' ci sara' un futuro positivo per questo partito e, di conseguenza, anche per l'intero nostro Paese.